L’ospedale di Peschiera, al quarto posto in Italia per numero di interventi al pancreas (1.800 fino al 2015) ha ospitato nei giorni scorsi il “Corso avanzato di chirurgia pancreatica, dall’iter diagnostico alle strategie terapeutiche”, rivolto a venti specialisti in chirurgia generale provenienti da tutta Italia. Insieme all’Azienda Ospedaliera di Verona è un centro di eccellenza nel settore, che ha messo a punto un nuovo trattamento per i malati di tumore al pancreas in stadio avanzato e non più operabili. La nuova frontiera consiste nell’applicare la radiofrequenza, tecnica già utilizzata in altri tipi di tumore, che agisce “bruciando” gran parte delle cellule tumorali permettendo una maggiore efficacia delle terapie successive per quanto riguarda l’aspettativa e la qualità di vita. I risultati sono stati presentato dal prof. Paolo Pederzoli, storico fondatore della clinica e dal dott. Roberto Girelli, specialista in chirurgia plastica. «Abbiamo sottoposto 300 pazienti a questo tipo di intervento – ha spiegato Girelli – i primi risultati sono incoraggianti». L’ulteriore passo sarà applicare questa procedura con una tecnica mini-invasiva. A breve partirà uno studio pilota in ottica multidisciplinare. «E’ un percorso di tre giorni – illustra Girelli – nei quali il paziente verrà seguito nella fase di diagnosi da singoli specialisti, secondo le necessità: terapista del dolore, gastroenterologo, nutrizionista. Sarà inoltre introdotta la figura dello psico-oncologo per affrontare l’approccio psicologico alla malattia». Un ulteriore passo per aumentare la speranza di vita nel pazienti colpiti da tumore.