Montipò 6 – Esente da colpe sui due gol subiti, un po’ “tradito” da qualche “spiffero” di troppo.
Dawidowicz 5 – Non perfetto, ma anche sfortunato nella deviazione che regala a Gondo il pallone dell’1-2. Unico errore di un buon primo tempo. Maluccio nella ripresa in cui perde tanti palloni ed esagera con qualche fallo di troppo.
Gunter 5,5 – Non ripete la gran prestazione di domenica. Qualche svarione in più nella ripresa. E soprattutto, resta a guardare Coulibaly, sul secondo gol.
Magnani 6 – Mantiene la posizione, si limita alle chiusure necessarie, gioca con tranquillità. Quando Ribery lo punta, però, fa più fatica. Dal 46′ Casale 5,5 – Più di sciabola che di fioretto, ad ogni intervento.
Faraoni 6,5 – Con la Roma è stato esaltato per lo straordinario gol-vittoria, stavolta va elogiato per l’enorme applicazione difensiva. Mai saltato e bravo a chiudere bene le diagonali. Prestazione da leader, da capitano.
Hongla 5,5- Fa partire l’azione del primo gol con un bel tocco, poi perde smalto e comincia a vedersi sempre meno. E perde troppi palloni “facili”.
Ilic 7 – Slalom e passaggio perfetto nell’1-0, rifinitura al bacio che gli vale l’assist del 2-0. Il suo primo tempo è un saggio delle sue qualità: fantasia, lucidità sotto pressione, tecnica e intelligenza tattica. Dal 46′ Tameze 6,5 – Più filtro in mezzo al campo con lui, sempre attento a cancellare le linee di passaggio degli avversari davanti alla difesa.
Lazovic 5,5 – Di solito forma l’asse forte dell’Hellas Verona, stavolta non è in serata, pagando probabilmente anche la stanchezza del tour de force.
Barak 6 – Ci mette un po’ di tempo per salire in cattedra, solo nel finale comincia a fare la differenza e colpisce un palo dopo una gran giocata. Tudor lo abbassa rispetto all’ultima gara, lui risponde con una prova tatticamente disciplinata.
Caprari 6,5 – Seconda da titolare con Tudor, scelta ancora vincente: suo il cioccolatino che Kalinic scarta in apertura. Nel primo tempo continua a combinare a creare. Col senno di poi, non doveva uscire. Dal 66′ Bessa 5 – Mai in partita, partecipa poco alla manovra.
Kalinic 7,5 – Non segnava da metà maggio, ci mette meno di 7′ a sbloccarsi e sbloccare la partita. Ripaga la scelta dell’allenatore in grande stile: alla mezzora è già doppietta con una carezza sotto al pallone.Redivivo. Dal 56′ Simeone 5,5 – Riesce a tenere pochi palloni là davanti nel momento più buio della gara per l’Hellas
All. Tudor 6- La sensazione è che all’Hellas servisse una cura mentale, più che di campo. Se non porta a casa i tre punti, stavolta, è solo colpa dei legni. Unico appunto, sul cambio di Caprari, che gli toglie mezzo voto, ma soprattutto, toglie al Verona un riferimento importante nel momento-clou della partita..Una trasferta che avrebbe potuto dare maggiori soddisfazioni.