Come il giorno della marmotta: ci si sveglia, a un certo punto inizia a piovere, Verona finisce sott’acqua. L’indomani la ridda di dichiarazioni: accuse, giustificazioni, promesse. Il copione è sempre il medesimo. Variazioni sul tema, nessuna. Sabato è piovuto abbondantemente, ma le cosiddette “bombe d’acqua”- termine coniato per tentare di legittimare gli enormi disagi che ne seguono – cadono da una ventina d’anni. Nonostante ciò non c’è amministrazione che sia in grado di evitare che Porta Borsari diventi in pochi minuti la laguna di Venezia e le periferie fiumi impetuosi. Era così con Tosi, lo era ancora prima con Zanotto, lo è oggi con Sboarina. “Faremo il necessario”, “Non capiterà più”, “Abbiamo capito qual è il problema”, “A breve sarà tutto risolto”. A Porta Borsari, a parole, lo era nel 2018, ma i fatti si sono rivelati inadeguati. Anche il passato governo cittadino aveva sistemato ogni cosa: poi ci siamo trovati punto e a capo. Un mese fa, quando i Portoni erano scesi nuovamente sotto il livello del mare, era stata colpa di un fulmine che aveva mandato in tilt non si capisce bene quale congegno. Ignoriamo cosa sia successo nell’ultimo fine settimana e non ha neppure senso indagare: al prossimo intenso acquazzone tutto ricomincerà daccapo. Puntuali come gli allagamenti ecco le polemiche. Michele Bertucco, consigliere di ‘Verona e Sinistra in Comune’, chiede che sia convocata una commissione con Acque veronesi per avere una relazione sulla situazione sul piano degli interventi. Se ciò non avverrà, Bertucco chiederà un Consiglio comunale straordinario. All’attacco anche gli esponenti cittadini del Pd Federico Benini, Elisa La Paglia e Stefano Vallani: “Altra promessa mancata del sindaco. Numerosi quartieri soffrono di insufficiente manutenzione delle caditoie” Pronta la risposta del sindaco: “Proprio perché avevo detto ‘mai più allagamenti’, un mese fa ho chiesto chiarimenti ad Acque Veronesi e fatto riunioni anche con gli esercenti danneggiati. Non dobbiamo dire le stesse cose ogni volta che piove. Si è capito quali sono i correttivi necessari e Acque Veronesi li sta apportando” Pare che l’intervento in corso terminerà in autunno. “Le bombe d’acqua” aggiunge Sboarina “non sono più così rare, ma Acque Veronesi sta facendo ciò che serve”. Speriamo che non venga istituita nessuna Commissione speciale e che non si perda altro tempo.
Alessandro Gonzato