Formare i giovani, ma non solo, perché diventino «ambasciatori» della giustizia climatica. Ha un cuore «green» il protocollo d’intesa che il Comune di Tregnago ha sottoscritto con Plant for the Planet Italia: associazione internazionale, germogliata in Germania, che sta spargendo in diversi Paesi semi dell’attenzione nei confronti delle tematiche ambientali per fermare il cambiamento climatico globale e salvaguardare la biodiversità. In che modo? Rigenerando gli ecosistemi forestali e rendendo protagoniste le nuove generazioni, partendo dal principio che il ripristino è una risposta urgente alla carente gestione della terra. A tale scopo, l’associazione ha avviato ben 225 progetti nel mondo con l’obiettivo di riportare in vita un trilione di alberi. Alcuni metteranno radici nel territorio tregnaghese «allo scopo di generare azioni concrete per la compensazione delle emissioni e la lotta al surriscaldamento globale, al fine del raggiungimento della giustizia climatica», spiega Yves Gaspar, consigliere comunale con delega alla cultura, all’ambiente e all’ecologia. Il progetto è presentato nella sala consiliare del municipio, in piazza Massalongo. Sono intervenuti Daniela Saltarin, vicepresidente e direttore tecnico di Plant for the Planet Italia; Stefano Cestaro dell’associazione veronese Boscaja, che è coinvolta nell’iniziativa; Michela Laita, vice preside dell’istituto comprensivo di Tregnago e Badia Calavena; il sindaco Simone Santellani con il consigliere Gaspar. L’incontro sarà l’occasione per illustrare il progetto che coinvolgerà bambini e ragazzi, rendendoli custodi del Pianeta. E con essi le loro famiglie, sensibilizzando sul tema dell’educazione ambientale. In primavera, il 21 marzo, gli studenti della scuola secondaria di primo grado dell’ Istituto Comprensivo di Tregnago e Badia Calavena saranno coinvolti in una giornata di formazione in cui avranno modo di affondare le mani nella terra e capire cosa significa diventare ambasciatori per la giustizia climatica.