Giovedì 18 gennaio alle 20.45 appuntamento da non perdere al teatro Camploy. In scena “Stupida Show”, un monologo di stand up comedy per cuori coraggiosi con la travolgente comicità di Paola Minaccioni scritto da Gabriele Di Luca di Carrozzeria Orfeo.
Paola Minaccioni, una delle artiste più amate del teatro, del cinema e della televisione italiana, col suo impetuoso umorismo trascinerà il pubblico nell’inconfessabile e nell’indicibile, nei piccoli inferni personali di ciascuno per dare voce a tutta quella follia e a quelle frustrazioni che ci abitano ma non abbiamo mai avuto il coraggio di confessare a nessuno. Il tutto raccontato attraverso lo sguardo di una donna in grado di trasformare le sue ferite personali e i fallimenti in una comicità travolgente, dove il destinatario del suo dialettico atto terroristico sarà il suo primo avversario naturale: l’amore. In Stupida Show Paola Minaccioni non sarà la tenera eroina vittima di un mondo crudele, non sarà la donna da compatire, ma da temere. Si trasformerà in una donna sola e in guerra con la vita, alle prese con un corpo in declino, un’affettività traballante e songi irrealizzabili, antieroe per eccellenza che svela vizi, lati oscuri e follia di chi nella vita sa bene cosa significa inciampare, è stufa di sopportare la retorica qualunquista della contemporaneità e ha voglia di dirne quattro.
È ‘stupida’ perché racconta il viaggio di una donna da sempre irrisolta, buffa nelle sue grottesche contraddizioni, apparentemente condannata ad inciampare sempre negli stessi errori nelle stesse trappole della vita. In fondo però parla un po’ di tutti, presi nella limitatezza e finitezza.
Presentato da Carrozzeria Orfeo, Infinito Produzioni e Argot Produzioni, Stupida Show!, per la regia di Gabriele Di Luca e Massimiliano Setti, è uno spettacolo per cuori coraggiosi: politica, potere, differenze di genere, violenza, maternità, sessualità, razzismo, egoismo, pornografia, famiglia, individualismo, tensioni sociali… sono alcuni dei temi che intende indagare la comicità di oggi nei loro aspetti più scomodi per il nostro presente, con una nuova e diversa chiave di lettura della realtà.
“In un periodo di generale smarrimento e incertezza come quello in cui viviamo – spiega il drammaturgo e regista Di Luca – in un tempo pieno di retorica, slogan, proclami populisti, ipocrisia, divisioni sociali, disonestà intellettuale e finzione, dove l’indagine di alcune tematiche e l’uso di un linguaggio senza filtri vengono condannati da una certa opinione pubblica perbenista, sembra davvero di vivere in un Truman Show”.