Il Presidente di Regione ha deciso che la scuola può aspettare: nessuna riapertura per le superiori prima del 31 gennaio. Il sindaco Sboarina plaude alla scelta di Zaia, ma secondo il movimento civico Traguardi a livello locale non c’è stata alcuna politica per garantire un servizio di trasporti efficiente e sicuro.
“Che la scuola non fosse una priorità nell’agenda regionale e locale era chiaro già dalle non scelte del periodo pre-natalizio, di cui oggi paghiamo le spese a caro prezzo”, afferma Tommaso Ferrari, consigliere comunale di Traguardi, “ tuttavia crediamo sia ora di smetterla di giocare allo scaricabarile: Zaia invoca la scienza, quando i dati ci dicono chiaramente che la scuola non è il problema: il problema è che i nostri enti locali, a partire dalla regione, non hanno saputo garantire trasporti sicuri per gli studenti, attraverso un adeguato piano dei trasporti”.
“La pressione sui mezzi di trasporto pubblici è un problema reale, ma il Presidente Zaia dovrebbe ammettere che la sua regione non ha mai fatto i compiti per casa e oggi ha accumulato un ritardo incolmabile”, commenta Caterina Bortolaso, consigliere di 2^ Circoscrizione e vicepresidente di Traguardi, “per citare l’esempio più vicino a noi, a Verona, contro ogni buonsenso, da maggio gli autobus circolano a orario dimezzato”.
“Avevamo già sollevato e problematizzato la questione con un dettagliato odg sulla mobilità presentato in diverse circoscrizioni”, continua Bortolaso, “oggi sappiamo che la Prefettura ha presentato un piano di coordinamento scuola-trasporti, che ci pare in grave e colpevole ritardo. Serve solo a palesare il fatto che non ci sia mai stata la volontà di riaprire le scuole a gennaio”.