Un’occasione da 6,3 miliardi di euro – che probabilmente diventeranno 3 – per le imprese veronesi rischia di essere sprecata ma tante, invece, le opportunità da cogliere. Se ne parlerà durante il seminario “Industria 5.0 – Dalla sovranità tecnologica all’autonomia strategica” organizzato dall’Ordine degli Ingegneri di Verona e provincia nell’ambito del ciclo “Serate Accademia” promosse dalla Commissione Ingegneria per l’informazione.
Al centro dell’incontro, che si terrà nella sede dell’Ordine alle 17 in Via Santa Teresa n. 12, il Piano Transizione 5.0, misura del Ministero delle Imprese e del Made in Italy per favorire la transizione digitale ed ecologica delle aziende nel biennio 2024-2025.
Dopo i saluti istituzionali da parte del responsabile scientifico, Ing. Mattia Zago, il Prof. Stefano Quintarelli, ex presidente AgID e General Partner del fondo Rialto Venture Capital, interverrà con una relazione dal titolo: “Tecnologia o finanza? La vera sfida per il futuro dell’Europa”. Quintarelli fornirà un’analisi sulla disparità tra USA e UE nel settore tech, evidenziando come le differenze regolamentari e finanziarie favoriscano gli USA.
A seguire, l’Ing. Francesco Marcheluzzo, auditor DNV per Industria 4.0 e 5.0, illustrerà con la relazione dal titolo “Transizione 5.0: innovazione e sostenibilità” come il piano pone al centro investimenti in beni strumentali, riduzione dei consumi energetici, autoproduzione di energia da fonti rinnovabili e formazione.
Il seminario si concluderà con l’intervento di Tiziano Tresanti, CEO di Airpim Srl, dal titolo: “Il valore della digitalizzazione dei processi: trasformare i dati aziendali in vantaggio competitivo” con casi pratici.