«Non ci piace com’è stata trattata finora la questione da parte di maggioranza e opposizione: la questione di AGSM non è geografica, ma squisitamente industriale. Lavoriamo per un piano di sviluppo che metta al primo posto economia circolare e rinnovabili, sia questo il tema di discussione della partnership». Così Antonio Bottega – già professore di Sistemi Energetici al Politecnico di Torino – e Pietro Giovanni Trincanato, esponenti del movimento civico Traguardi, sul destino della principale municipalizzata cittadina. «Il nostro pensiero sulle partecipate del Comune di Verona è noto da tempo, non a caso trasparenza nelle nomine e riforma delle regole sono state la nostra prima richiesta entrati in Consiglio – ricorda Trincanato, presidente di Traguardi, che spiega: «Ciò che serve all’azienda è una visione industriale, non l’ennesimo scontro politico tra maggioranza e opposizione. Trasformare una scelta strategica di prim’ordine come la partnership paventata A2A-AGSM nel solito dibattito da bar è un errore che può costarci molto caro: non si tratta di essere “pro” o “contro” Milano, di aver paura o meno di essere “mangiati”. Serve invece ragionare sullo sviluppo dell’azienda, sul suo futuro, sul futuro che, come socio di Agsm, vogliamo costruire per l’azienda. Solo così il Comune può fare il suo dovere, tutelando un asset strategico, competenze e posti di lavoro».