Dal mondo dell’impresa al terzo settore fino ad arriva a commercio e turismo, passando per welfare, trasporto pubblico e settore culturale: numerose le criticità emerse come le opportunità offerte dagli investimenti in infrastrutture, efficientamento energetico e nuove tecnologie. Il Manifesto, che indica alcune linee d’azione da attuare nell’immediato per rilanciare Verona e la sua economia, è un appello aperto alla città e ai veronesi, che potranno sottoscriverlo sul sito di Traguardi ( https://www.traguardi.org/manifesto-per-la-ripresa ), ma anche a tutte le forze politiche che si riconoscono nei suoi valori. Nel momento dell’emergenza, in cui tutti invocano coesione collaborazione, il Manifesto per la ripresa vuole essere un atto concreto che punta in questa direzione. «Non è un documento teorico, fatto solo di buone intenzioni e di propositi ambiziosi. Quella che offriamo alla città è una strategia per ripartire e rigenerarsi, traendo il meglio dalla situazione emergenziale» spiega Tommaso Ferrari, leader di Traguardi. La co-progettazione è il metodo che ha guidato la stesura del Manifesto. «Durante l’emergenza con Traguardi abbiamo sempre mantenuto vivo il dialogo con tutti i mondi che popolano la nostra città, dal commercio al terzo settore, dall’impresa all’agricoltura fino alla cultura, ascoltando le loro esigenze e confrontandoci con loro per elaborare una proposta concreta e sfaccettata – spiega Trincanato. Ora, però, bisogna mettersi al lavoro: il Manifesto è un cantiere aperto, invitiamo tutti i veronesi a unirsi a noi per arricchirlo di nuove idee e farlo crescere!»