Una tragedia colpisce il mondo del ciclismo. Davide Rebellin è morto, ucciso da un camion metre si allenava. Davide Rebellin, il campione di ciclismo, 51 anni, è stato travolto da un camion ed è morto lungo la strada Regionale 11, nel territorio del comune di Montebello Vicentino. Secondo una prima ricostruzione, il mezzo pesante uscendo dal vicino svincolo dell’autostrada avrebbe colpito e travolto Rebellin in sella alla bicicletta, deceduto all’istante. L’autista non si è fermato, allontanandosi; ma non è ancora chiaro se si sia accorto o meno di quanto era successo. I carabinieri sono al lavoro per ricostruire la dinamica dell’incidente e per rintracciare l’autotrasportatore. Il campione veronese-vicentino, dopo 30 anni di professionismo, aveva chiuso la propria carriera poco più di un mese fa, con la partecipazione alla Veneto Classic. Era nato il 9 agosto del ‘71 a San Bonifacio. Una vita sulla bicicletta, grazie a suo padre Gedeone. Fino alle vittorie di un’edizione dell’Amstel Gold Race (nel 2004), tre della Freccia Vallone (nel 2004, 2007 e 2009) e una della Liegi-Bastogne-Liegi (nel 2004), oltre a una tappa al Giro d’Italia, dove ha indossato anche la maglia rosa. Una carriera ricca di successi, tra le più lunghe della storia del ciclismo. Al suo attivo, tra l’altro l’argento alle Olimpiadi di Pechino, a 37 anni. Una medaglia che gli viene in seguito tolta perchè accusato di doping. Dopo 7 lunghi anni, Rebellin avrà giustizia, ma nel frattempo viene ingiustamente additato come colpevole. Nonostante questo, non scende dalla bici, anzi, corre fino a un mese fa. Si ritira a 51 anni, ma continua a pedalare. L’ultima pedalata gli è purtroppo fatale.