Respinto al mittente, cioè alla giunta comunale e al sindaco Tosi, l’invito a formulare ad Anac l’ennesima richiesta di parere in merito al project traforo delle Torricelle. Gli uffici comunali hanno richiesto e ottenuto dall’Avvocatura civica la costituzione in giudizio del Comune di Verona per resistere alle richieste Technital che, oltre all’annullamento della determina dirigenziale di decadenza della concessione ed escussione della fidejussione di 8 milioni di euro, al Tar del Veneto ha chiesto un risarcimento per i danni subiti dal raggruppamento di imprese. “Passaggi così delicati per l’interesse della città solitamente vengono accompagnati da un indirizzo politico della giunta comunale che in questo caso però non c’è stato” commenta il candidato Sindaco Michele Bertucco. “La richiesta di parere all’Anac, respinta dagli uffici, è parte del repertorio ostruzionistico e dilatorio del Sindaco Tosi, contro gli interessi della città e contro i doveri dei dirigenti comunali che finora si sono limitati ad applicare la legge. Si sappia che, da qui in poi, tutti i comportamenti del Comune non chiaramente indirizzati a sostenere l’interesse dei veronesi a incassare la fideiussione verranno segnalati alla Corte dei Conti. Anche i cittadini che hanno ricevuto il volantino in cui Tosi promette di nuovo il Traforo devono sapere che il Sindaco uscente si sta vendendo (per la terza volta) un progetto dichiarato ormai decaduto per inadempienza del proponente”. “Hanno ragione tutti i candidati che dicono che il progetto di questo traforo è ormai morto e sepolto, ma è bene chiarire che i soldi della fidejussione non ci pioveranno dal cielo – avverte Alberto Sperotto, candidato al consiglio comunale con la lista Verona in Comune