“La questione delle limitazioni al traffico imposte dal Tirolo, al Brennero, va risolta al più presto – ha ribadito, Andrea Prando -. Il Ministero dei Trasporti e l’intero Governo non devono sottovalutare quanto sta avvenendo a discapito dell’intera economia italiana”. Prando, segretario regionale di Casartigiani, è intervenuto alla conferenza stampa in veste di rappresentante di Unioncamere per parlare delle problematiche che gli autotrasportatori stanno vivendo a causa delle limitazioni di traffico al Brennero. La conferenza stampa è stata organizza dall’europarlamentare Paolo Borchia, con la presenza della vice presidente della Regione Veneto Elisa De Berti e dell’assessore comunale Nicolò Zavarise. Intervento corale delle Associazioni di categoria che hanno sottolineato la scorrettezza delle normative austriache a danno di tutte le aziende italiane, non solo di quelle dell’autotrasporto. Quella tirolese sembra essere una vera e propria strategia per danneggiare l’economia italiana, tenuto conto che il 5% del PIL italiano viaggia sul quel tratto, per un valore di oltre 93 miliardi di euro l’anno.
“Una limitazione del traffico di questo genere – ha sottolineato Prando – costringe le aziende produttrici a una costosa riprogrammazione della logistica interna, in un momento in cui in altri Paesi, invece, avviene esattamente l’opposto. È il caso, ad esempio, della Svizzera che non subisce alcuna limitazione dall’Austria. L’obiettivo di Unioncamere rimane quello di creare una rete di alleanze su più livelli territoriali per dialogare con la Commissione Europea e aprire un confronto in sede comunitaria per tutelare lo sviluppo economico dei territori italiani e la possibilità per le imprese di competere ad armi pari”. A tale proposto si ricorda che a Verona si era tenuta la terza tappa del «Roadshow per il Brennero» («Strategie di intervento per il transito attraverso il Brennero. Verso un position paper del Sistema camerale a favore della libera circolazione delle merci lungo il corridoio Scandinavo-Mediterraneo»), l’iniziativa promossa dai Sistemi camerali di Emilia Romagna, Lombardia, Trentino Alto Adige e Veneto contro la decisione del Governo Regionale Tirolese di limitare il transito di mezzi pesanti all’interno dei propri confini.
Nonostante questo la decisione austriaca è stata ugualmente assunta unilateralmente e in contrasto con i diritti sanciti dall’Unione Europea in merito alla libera circolazione delle merci. Da qui l’incontro e la richiesta a tutti i livelli di un intervento risolutore del problema.