Si è svolta all’Hotel Milano la presentazione della convenzione tra Federfarma Verona e Federalberghi, Verona e Garda Veneto, che coinvolge la maggior parte delle migliaia di turisti ospitati nelle strutture ricettive di tutta la provincia scaligera.
I villeggianti, italiani e stranieri, sono accolti nelle 123 farmacie (su base volontaria ed elenco in costante aggiornamento nel sito dell’Azienda Ulss 9 Scaligera) aderenti a Federfarma Verona dove si eseguono, all’importo calmierato di 22 euro e senza lunghe code di attesa, i test antigenici rapidi contro il Covid-19 ottenendo nell’arco di pochi minuti la relativa refertazione ufficiale anche in lingua inglese, necessaria per l’espatrio.
L’accordo prevede, inoltre, un monitoraggio a prezzo ancora inferiore (20 euro) per i dipendenti delle 1.800 strutture ricettive di tutta la provincia affinché possano essere monitorati costantemente visto il continuo e massiccio turn over di turisti che necessariamente si compie nell’arco dell’intera stagione estiva.
«Stiamo lavorando tutti per ritornare alla normalità nel territorio veronese che con il lago di Garda accoglie 17 milioni di turisti – ha detto il sindaco di Verona Federico Sboarina.
«L’obiettivo primario è quello della sicurezza, cioè tracciare ufficialmente il maggior numero di soggetti possibile nel territorio veronese – spiega Elena Vecchioni, presidente Federfarma Verona – perché le farmacie territoriali accedono e inseriscono i dati di tutti i tamponi rapidi nella piattaforma digitale a cura della Regione Veneto che monitora in tempo reale la curva pandemica. I turisti stranieri, che devono necessariamente varcare il confine con la certificazione in inglese, sanno di poter contare sulle farmacie per un intervento gestito nel massimo della velocità e dell’efficienza professionale».
«Il tampone rapido è un tassello importante per il comparto turistico – sottolinea Giulio Cavara presidente di Federalberghi Verona.
«L’accordo veronese presentato oggi si rifà a quello appena firmato a livello veneto – spiega Matteo Vanzan, segretario di Federfarma Verona e Veneto -. La ripartenza economica passa attraverso la fondamentale voce del comparto turistico che quindi deve essere supportato in ogni modo. Si tratta, comunque, di un accordo di cui beneficiano anche i residenti della provincia veronese perché incrementa la sicurezza sanitaria dell’intero territorio”.
Per Gianmarco Padovani, vicepresidente di Federfarma il passo sucessivo sarà la vaccinazione in farmacia.