Tra street photography e installazioni Proseguono narrazioni visive nell’interessante cartellone di esposizioni nel veronese

La “street photography” dell’artista francese Robert Doisneau, con oltre cento capolavori in bianco e nero, apre il nostro nuovo giro di mostre. Il progetto, esposto al Palazzo della Gran Guardia di Verona e curato da Gabriel Bauret, sarà approfondito in queste pagine nelle prossime puntate. Non molto distante, sempre in centro città, sono allestite alla GAM (Galleria d’arte Moderna) “Contemporaneo non-stop. Il respiro della natura/Aria” e “Giulio Paolini et in arcadia ego”. Al Museo di Castelvecchio è ancora visitabile “L’arte dell’ingegno. La collezione Clavis e altri tesori” e “Girolamo dai libri, circa 1501” (con una sezione tematica alla biblioteca universitaria “Arturo Frinzi”). Spostandoci al Museo Archeologico al Teatro Romano, in Regaste Redentore, troviamo “Immagini di terracotta”, esposizione temporanea di manufatti appartenenti a collezioni private veronesi, ora confluite ai Musei Civici. Invece, sono dedicate alla recente commemorazione della “Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne” le mostre “Non chiamatelo raptus” al Centro Culturale “6 Maggio 1848” di via Mantovana (con tavole dell’illustratrice Anarkikka), “Creatività scudo alla violenza” nel Municipio di Verona (con lavori di alcune scuole della città) e “Mare a Novembre” alla “Galleria Massella”, in via Dietro Filippini (con opere di Barbara Brunelli). In via Garibaldi rimangono aperte “Fragmenta” a “Faraci Arte” (con un’inedita esperienza visiva di settanta “papiers collés” creati da Raffaele Bassotto) e “Identità mutevoli” a “Marcorossi artecontemporanea” (con sculture di Valerio Berruti, Ivan Theimer e Cosimo Vella). Inaugurate da poco, allo “Studio la Città”, in Lungadige Galtarossa, “Poem without word” a cura di Stanislao Vialardi e “Dling dling clop clop” di Corraini Edizioni. In periferia, nello spazio culturale “Habitat Ottantatre” di via Mantovana, fino al 17 dicembre, è allestita “The Space Between Us – Artists for Pride”, invito al dialogo inclusivo attorno ai temi della cultura queer. Non distante, ad “Artericambi Gallery”, continua fino a gennaio 2024 “Looking up”, osservatorio d’arte delle nuove generazioni mentre sono ancora tante le proposte in corso a “Eataly Art House” con “Anastasiya Parvanova. Fili ife e grifi” (sovrapposizioni e accostamenti di immagini), “Premiere” (dedicata alla scena emergente italiana) e “La leggerezza dell’arte” (su Bruno Munari). Queste mostre ci accompagneranno per un lungo periodo. In provincia si segnala la possibilità di visitare “Cantare la luce” (di Athos Faccincani, nella Palazzina Storica del parco Catullo a Peschiera per tutto dicembre) e “Leggenda 5 ARTIgli” (collettiva itinerante a Bussolengo per riflettere sul rapporto tra esseri viventi, visibile fino all’11 dicembre). Rimangono pochi giorni per il viaggio testuale e visivo di “Dal Belpaese allo Spazio” (in Università, alla biblioteca “Arturo Frinzi” e al polo “Santa Marta”, entro il 10 dicembre) che punta l’attenzione sul legame tra cultura, valori e storia tramite l’osservazione di testimonianze del passato. Arte e luci al Palazzo della Gran Guardia nella consueta rassegna internazionale “Presepi dal mondo a Verona” che raccoglie, per l’intero periodo natalizio, opere legate alla natività provenienti da collezioni italiane e straniere. Conclude la nostra carrellata la bella selezione di foto del concorso “TTA (Travel Tales Award) World Pics” in fase di chiusura a “Casa di Salute Verona” in via Bramante. Un’esperienza visiva pensata per viaggiare con gli occhi “osservando colori di paesi lontani, volti, storie e paesaggi diversi”.