‘Le Etiopiche’ di Mattia Cason va in scena al Camploy, venerdì 11 marzo, nell’ambito della rassegna L’Altro Teatro organizzata dal Comune di Verona. Lo spettacolo, che ripropone in danza mito e storia, nel 2021 ha vinto il primo premio Scenari, uno dei riconoscimenti più importanti del panorama nazionale.
Non una celebrazione di Alessandro Magno conquistatore, ma un distillato della sua epica, un viaggio affascinante tra danza contemporanea, teatro, performance e videoarte, che conduce lo spettatore in una suggestiva mescolanza linguistica, dove si incontrano persiano, aramaico, greco, arabo e turco. Il giovane danzatore e performer bellunese accende una rilettura del presente. Mescola Alessandro Magno e Mnemone, Wittgenstein e Pasolini, la prima guerra mondiale e la tradizione sufi, tra “storia e mito, plurilinguismo e multidisciplinarietà, complessità concettuale e artigianato teatrale che ricollocano nel passato tematiche del presente”.
Lo spettacolo prende il titolo da un antico romanzo greco ed è il primo capitolo di una trilogia su Alessandro Magno, metafora di curiosità nella sua dimensione di esploratore innamorato di tutto ciò che è altro, straniero. Ricorre contemporaneamente a due diversi linguaggi, che fanno da trama e ordito, la danza e il video. La danza segue la linea drammaturgica che descrive la vita di Alessandro Magno, le sue avventure e i suoi incontri, mentre il video si inserisce nella narrazione con storie di rifugiati del nostro tempo.