L’innovazione tecnologica e i nuovi sistemi di produzione e distribuzione globali rendono ancora più pericolosa l’industria del malaffare che va contrastato a tutti i livelli. Nonostante l’aumento dei controlli, il volume d’affari annuale delle agromafie – sottolinea Coldiretti – è salito a 24,5 miliardi di euro con un balzo del 12,4% nell’ultimo anno è dunque importante realizzare una riforma totale per aggiornare definitivamente le norme attuali, risalenti addirittura agli inizi del 1900. Anche il patrimonio agroalimentare veneto è interessato da imitatori e concorrenti sleali – spiega Coldiretti – molti si affacciano al di qua o al di là del confine orientale occhieggiando da Austria, Slovenia e Croazia per intercettare ignari consumatori, ma anche affermati ristoratori o tentare la commercializzazione con fenomeni di “Italian Sounding”. Sono tanti i casi di questo tipo e saranno elencati oggi mercoledì 24 luglio in un convegno organizzato dalla Fondazione “Osservatorio Agromafie”, con il contributo della Regione Veneto e in collaborazione con la Coldiretti dal titolo “Tutela del Made in”. L’appuntamento è alle 10.30 in Sala Industria nella Camera di Commercio a Verona.I lavori moderati da Alberto Bertin dell’area legale di Coldiretti prevedono l’introduzione ai lavori di Alex Vantini vice delegato nazionale di Giovani Impresa, l’intervento di Gianaluca Fregolent direttore regionale del Dipartimento Agroambiente, la relazione di Marcello Maria Fracanzani della Corte Suprema di Cassazione, l’approfondimento dell’esperto in materia Gianna Di Danieli e la testimonianza diretta di Giuseppe Zagaria del Consorzio di Tutela del Grana Padano.