La Galleria d’Arte Moderna Achille Forti ospita “Tra Dante e Shakespeare. Il mito di Verona”.
Il progetto unisce due elementi fondamentali della storia e cultura veronese.
Uno è Dante Alighieri, ospite durante il suo esilio per lungo tempo nella città scaligera. Città che, inoltre, è diverse volte protagonista nelle sue creazioni. Il secondo è William Shakespeare, poeta inglese strettamente legato a Verona soprattutto per i suoi Romeo e Giulietta.
Nella mostra sono esposte più di 100 opere di diverso tipo. Si possono, infatti, ammirare sculture, disegni, dipinti, manoscritti miniati e libri a stampa. Sono presenti, in originale o riproduzione, pure capi di vestiario e altri effetti personali appartenenti a Cangrande della Scala. Quest’ultimo è il signore veronese che ha ospitato Dante nel suo periodo d’esilio.
“Tra Dante e Shakespeare” è progettata in sei sezioni. Ognuna di esse si concentra su vari temi, collegati a Dante, alla Commedia o a Romeo e Giulietta. Tutto questo viene fatto dando un ruolo di spicco alla città scaligera.
L’esposizione si snoda su due ambienti. Quello iniziale, molto più piccolo, sembra quasi fungere da anticamera per il principale, un’ampia stanza in cui trovano posto la maggior parte delle opere. In entrambe le sale sono uniti fra loro manufatti appartenenti a periodi storici diversi, dal Trecento e all’Ottocento.
Interessante è il lavoro stato fatto con i libri antichi. Essi sono riposti per protezione in varie teche. Il visitatore, però, può ammirarne alcuni nella loro interezza.
Ci sono, infatti, degli schermi touch a i lati di alcune teche. Quest’ultimi permettono di girare le pagine, lì riprodotte in formato digitale. Inoltre, uno dei più preziosi manoscritti in mostra, il “codice Egerton 943” (anni 40 del 1300) della British Library di Londra, è presente solamente in formato digitale. Lo si vede su un maxi schermo, in un filmato in cui le pagine vengono sfogliate una a una.
La mostra è impreziosita da un’affascinante ambientazione. Innanzitutto, vi è un costante gioco tra i colori grigio chiaro e rosso. Quest’ultimo colore si rivela una scelta molto interessante. Sembra, infatti, quasi collegare i due principali temi del progetto.
Le più celebri immagini di Dante sono quelle che lo raffigurano con abiti e copricapo rossi. Invece, per quanto riguarda Romeo e Giulietta, quale colore tradizionalmente rappresenta meglio l’amore e la passione se non il rosso?
A rendere tutto ancora più suggestivo è l’illuminazione. Soprattutto nel secondo ambiente, è ridotta all’essenziale, creando una sorte di luce soffusa. Inoltre, le luci sono sapientemente puntate verso le opere, facendo focalizzare tutta l’attenzione su di esse.
“Tra Dante e Shakespeare” sarà visitabile fino al 3 ottobre 2021. Fa parte della mostra diffusa allestita a Verona nel 2021, l’anno del 700imo anniversario della scomparsa di Dante. L’esposizione al GAM è stata curata da Tiziana Franco, Francesca Rossi e Fausta Piccoli.
Giorgia Silvestri