Come la nuova direttiva europea Bail in, ha impattato sui risparmiatori e i correntisti in caso di fallimento delle banche? Ma, soprattutto, che cambiamenti ha portato nella vita di ogni risparmiatore e nel rapporto con la propria banca? Se n’è parlato davanti a un Teatro Filarmonico stracolmo, durante un incontro organizzato da Banca Mediolanum. L’obiettivo del “Mediolanum tour” è quello di divulgare l’educazione finanziaria e di promuovere l’importanza della conoscenza degli strumenti d’investimento e di ciò che sottoscriviamo alla luce dei nuovi regolamenti europei e dei fallimenti bancari avvenuti di recente. Sul palco relatori d’eccezione a partire da Ennio Doris, presidente di Banca Mediolanum, affiancato da Marco Giorgino, professore di Finanza e Risk Management del Politecnico di Milano e Alessandro Plateroti, vicedirettore de “Il Sole 24 Ore”. “Se guardiamo un po’ più a lungo fra 10-15 anni”, ha detto Doris, “resisteranno solo alcune dozzine di banche digitali a fronte delle attuali 20 mila analogiche. In pratica il 98% delle banche esistenti è destinato a sparire. Le grandi banche straniere arriveranno in Italia e le piccole banche verranno assorbite, nel migliore dei casi. Nel peggiore chiuderanno”. “Il sistema bancario è prossimo a una svolta rivoluzionaria. Il modo di fare banca che ha funzionato per cinque secoli adesso non va più bene. Quando i tassi erano alti c’era un margine di guadagno pari all’8 per cento. Adesso il margine massimo sarebbe inferiore di quasi un quarto rispetto al passato- ha spiegato – Inoltre i costi delle commissioni rimangono invariati, ma il bonifico online a un utente costa massimo un Euro”. “E’ chiaro che in questo modo i ricavi delle banche crollano e occorre avere costi molto più bassi riducendo il numero delle filiali e il personale: ma non si tratta di un’operazione semplice da compiere” ha concluso il banchiere padovano.