“Sono perfettamente d’accordo sul fatto che le unioni civili rappresentano un’istituzione diversa da quella del matrimonio e, proprio per questo, come schieramento politico ci siamo battuti in Parlamento perché tali distinzioni rimanessero e fossero chiaramente evidenziate e regolamentate dalla legge”. Questo il commento del Sindaco Flavio Tosi in merito alle affermazioni critiche espresse dai consiglieri regionali Stefano Valdegamberi (lista Zaia Presidente) ed Alessandro Montagnoli (Lega nord) e dal consigliere comunale Alberto Zelger (Gruppo misto) sulla recente decisione presa dalla Giunta comunale di applicare, anche per l’atto di dichiarazione di costituzione di unione civile, le stesse tariffe e di mettere a disposizione le stesse sedi già utilizzate per i matrimoni civili. “La differenza – sottolinea il Sindaco – non può però giustificare una limitazione, imposta su chi non può sposarsi o che non si sposa per scelta, in merito all’utilizzo o meno di luoghi pubblici per questa tipologia di eventi. Si tratta di persone che si vogliono bene, a cui il Comune laico riconosce luoghi laici di proprietà di tutti per la celebrazione della propria unione. Il Comune non può creare disparità solo perché si tratta di eventi diversi dal matrimonio. La differenza starà nel contenuto della cerimonia, che non sarà ovviamente un matrimonio, non nella sede: fin dall’inizio, per esempio, alla Casa di Giulietta si poteva e si può celebrare la ‘promessa d’amore’, che in quanto tale è aperta a tutte le coppie”.