Flavio Tosi dice: “Mentre il Comune di Verona non fa nulla sul piano degli sgravi delle tasse per attività economiche e associazioni, il Comune di Torino nei giorni scorsi ha ridotto del 75% la parte variabile della Tari per alberghi, residence, pensioni, agenzie di viaggio, cinema, palestre, sale da ballo e discoteche. La stessa riduzione c’è stata per i locali di proprietà di enti pubblici affittati da privati. Non solo, ma il Consiglio comunale ha approvato una mozione per l’azzeramento della stessa Tari alle associazioni no profit. Fatti concreti, scelte politiche nette. Al contrario dell’amministrazione comunale di Verona che non muove un dito”.
“E Torino e Verona – continua Tosi – hanno ricevuto in proporzione gli stessi aiuti dallo Stato e hanno i medesimi meccanismi di bilancio. Lo stesso vale per Verona in rapporto a Bologna, Genova, Ravenna e altri Comuni, anche della nostra provincia, dove hanno stanziato aiuti o sgravi. Quindi gli alibi stanno a zero, quegli alibi a cui si aggrappa con affanno ogni volta il sindaco Sboarina, che non sa come spendere, investire, gestire le decine di milioni di avanzo di bilancio accumulati (35 milioni nel 2019 e 29 milioni nel 2020). Ci sono le nostre proposte di Lista Tosi e Fare Verona in Consiglio comunale, discutiamone”.