Accanto a Tosi, davanti alla scalinata di Palazzo Barbieri, che l’ex sindaco ha frequentato per dieci anni da primo cittadino, sono arrivati tutti i principali dirigenti del partito azzurro, a partire dal senatore Massimo Ferro, apparso molto battagliero, il coordinatore provinciale Claudio Melotti e il consigliere regionale Alberto Bozza. Tosi ha ribadito l’importanza dell’accordo che rispetta la volontà del territorio, dell’elettorato di Forza Italia e del centrodestra. Non ha risparmiato critiche alle ultime vicende amministrative, a partire dalle nomine in Fiera. Come aveva già fatto, Tosi ha rimarcato la natura politica dell’alleanza ribadendo che il centrodestra è Forza Italia e Berlusconi è il centrodestra. Per Tosi dall’altra parte con Sboarina ci sono i populisti.
Ma a distanza è arrivata la presa di posizione di Ciro Maschio, deputato di Fratelli d’Italia, coordinatore veronese del partito e consigliere comunale.
“Anche Silvio Berlusconi, dopo Antonio Tajani- ha detto Maschio- conferma implicitamente che un voto dato a Flavio Tosi è un voto sprecato. Il presidente di Forza Italia ha confermato che in caso di ballottaggio, eventualità comunque per nulla scontata a Verona, il partito si schiererà col candidato di centrodestra, quindi con Federico Sboarina, se si andrà al secondo turno. Ci fa piacere, e ci mancherebbe che Berlusconi dicesse di votare “i comunisti”. In questi mesi tutti i sondaggi, anche quelli più “benevoli”, hanno certificato che l’ex sindaco Tosi è terzo e fuori dal ballottaggio, che sarebbe fra Sboarina del centrodestra e Tommasi del centrosinistra. Ma allora, se la sfida è fra questi due, perché i veronesi elettori di Forza Italia e di centrodestra non dovrebbero votare direttamente Sboarina Sindaco, evitando così ai veronesi di dover andare a votare due volte, il 12 e 26 giugno? Credo molti, con buonsenso, lo faranno, perché l’obiettivo comune è battere la sinistra’’.