E’ scontro aperto tra l’ex sindaco Flavio Tosi e il Cda di Amia, con Bruno Tacchella, Alberto Padovani, Daniela Allegrini, Chiara Galli e Roberto Bertolo sui numeri della raccolta differenziata a Verona.
Secondo il Cda di Amia Tosi, da buon politico navigato gioca sui numeri lanciandosi in operazioni di confronto e analisi che non corrispondono alla realtà. Tosi ha infatti citato una serie di dati che però, secondo il Cda di Amia, sono basati sui numeri regionali e non su quelli nazionali. E nella loro replica mostrano la tabella ufficiale Ispra dalla quale emerge che nel 2020 con l’attuale Cda il dato si attestava al 54,53% contro il 46% del 2013, quando era sindaco Flavio Tosi.
Nel 2015, sempre con Tosi sindaco, il dato scaligero sulla differenziata si attestava al 50% contro il 52% del 2019.
I componenti del Cda Amia ricordano a Tosi che “l’attuale Cda ha ereditato un’azienda con circa 3 milioni di euro di perdite lasciati dall’ex presidente Miglioranzi, da lui prescelto alla guida di Amia per ben 2 mandati’’. Il Cda sottolinea inoltre che “in 10 anni non si ricordano investimenti o decisioni dell’amministrazione Tosi e della società in tema di raccolta differenziata’’. Di contro dicono venivano spese decine di migliaia di euro in viaggi all’estero, Macedonia, Burkina Faso, Tokyo.
“Erano forse questi gli investimenti della precedente amministrazione per migliorare la gestione della raccolta differenziata? Non solo – prosegue il Cda – vanno ricordati milioni di euro investiti in maniera pirotecnica ed incomprensibile da Tosi, Cigolini e Miglioranzi nell’acquisto di inutili capannoni, aree dismesse (a Bovolone, in via Avesani) ed in infruttose quote in un Consorzio di Reggio Emilia’’. Tutti investimenti non soltanto inutili, ma che addirittura hanno gravato pesantemente e negativamente sulle casse dell’azienda.
“Tosi faccia quindi mea culpa – concludono i vertici di Amia – Per fortuna, dal nostro insediamento, sono stati rilanciati investimenti per migliorare la percentuale di differenziata ferma da oltre 10 anni, nel segno della tecnologia, del potenziamento di uomini e mezzi, e dell’innovativa metodologia dei cassonetti intelligenti, che ha consentito in poco più di 1 anno di portare la raccolta differenziata dal 40,57 per cento al 71,5 nei quartieri interessati dal progetto. Abbiamo risanato i disastrosi bilanci ereditati dal duo Miglioranzi-Tosi, tagliando spese di sponsorizzazioni e rappresentanza per centinaia di migliaia di euro, rinnovato il parco mezzi ed inaugurato la nuova Isola ecologica a Basso Acquar. Il tutto nel segno della più totale discontinuità con la fallimentare gestione dell’ex sindaco e del suo presidente. Gestione che ha provocato gravissimi danni di natura economica e di immagine per Amia e per l’intera città di Verona. Una drastica rottura con il passato’’.