Central Park, quale futuro? Flavio Tosi ha illustrato il suo progetto. “Il Comune – ha detto Tosi, affiancato dall’arch.Caleffi, già assessore nel suo secondo mandato, dall’ing. Bonini e dall’ing. Ortolani – dovrà fungere da regista della trasformazione dell’area in parco. Sboarina in questi anni ha venduto libri dei sogni, mentre la nostra proposta è dettagliata, bancabile, sostenibile e realizzabile in tempi ragionevoli, cioè entro il 2026, l’anno delle Olimpiadi invernali e il termine a cui il PNRR lega i finanziamenti a molti progetti”.
Tosi è poi entrato nel merito: “L’area ora è di un privato, pertanto la strada percorribile è quella di crearvi contenuti che uniscano l’interesse pubblico – che deve essere il focus delle attività del futuro parco dei veronesi – al necessario equilibrio di redditività che intende legittimamente perseguire chi ha investito ingenti risorse per comprare l’area da Ferrovie dello Stato. Su 500 mila metri quadrati, 250 mila possono essere destinati a parco vero e proprio e 100 mila saranno ancora di verde a corredo degli edifici che saranno costruiti. Quali? Non saranno attività commerciali o ricettive-turistiche, ci sarà un polo scolastico, un auditorium polifunzionale da 12 mila posti, una sede unica degli uffici comunali e un parco tematico della lirica”.
Tosi ha sottolineato: “Quell’enorme spazio va riempito di contenuti e attività di interesse pubblico, unendo cultura, ambiente, arte, musica, sport e istruzione. Il PNRR offre in tal senso grandi opportunità con specifici canali di finanziamento proprio su questi filoni. E il privato proprietario dell’area può vedere solamente positivamente un confronto su questi indirizzi. Con la cabina di regia il Comune
dovrà far dialogare privato, Ferrovie dello Stato e la Provincia che ha in uso gratuito dal Comune gli edifici scolastici. Verona ha una grande opportunità realizzabile grazie ai fondi europei: consegnare ai cittadini un’area verde di complessivi 350 mila mq, grande cioè più di quattro volte del Parco San Giacomo. Si libererà il centro storico da moltissimi autobus e gli studenti potranno raggiungere agevolmente gli istituti, grazie alla vicina stazione di treni e bus”
LA REPLICA. «È una bella notizia che anche il consigliere Flavio Tosi finalmente ci dia ragione e si sia accorto che il Central park si farà – commenta l’assessore Segala-. Si è accorto del tanto lavoro fatto da questa amministrazione e cerca di metterci il cappello, arrivando persino ad abbandonare tutte le sue vecchie posizioni. Diceva che il verde era possibile solo al 50% mentre adesso parla del 70%, oppure che il parco era una fandonia perché nessuno avrebbe partecipato al bando delle Ferrovie, che invece ha avuto tre offerte».
«Adesso che tutto l’iter è concluso, a fronte del nulla del suo mandato, il consigliere concorda con noi e ci fa avere le sue proposte. Le valuteremo senz’altro, ma intanto sarà meglio correggere alcuni strafalcioni grossolani.
«Inoltre, inutile cercare soldi per le bonifiche perché saranno a carico del proprietario dei terreni e infine inutile anche parlare di metri quadrati quando non si azzeccano i numeri. In definitiva, il Comune sta lavorando con il proponente alla Variante urbanistica che è roba concreta, diversamente dalle sue suggestioni», conclude l’assessore Segala.