Non corre evidentemente buon sangue tra gli esponenti della Destra in fibrillazione anche per la candidature regionali. E così l’europarlamentare di Forza Italia Flavio Tosi ha preso carta e penna per replicare a alle dichiarazioni rilasciate a Il Foglio di oggi dal collega della Lega Paolo Borchia. Tosi è sferzante e sarcastico: “Fa sorridere – dice – sentire un europarlamentare dei Patrioti, cioè il gruppo politico europeo più marginale e ininfluente di sempre a Bruxelles, dire che il nostro Vicepremier e Ministro degli Esteri Antonio Tajani, anche Vicepresidente del primo partito europeo, il Ppe, non conta nulla. Un po’ come se un calciatore di un piccolo club sminuisse uno dei leader della squadra che da anni vince la Champions. È lunare, grottesco, comico e offensivo. Parole che denotano arroganza e mancanza di lucidità”. Tosi rivendica la centralità di Forza Italia nel Partito Popolare europeo: “E’ nei fatti. Tajani è il numero due del Ppe e uno dei leader europei più influenti e credibili, del resto il suo curriculum parla per lui. L’Ue ha già cambiato direzione in questi mesi grazie alla centralità di Forza Italia nel Ppe e alla leadership del Ppe nella coalizione, pensiamo alle politiche sulla transizione ecologica, adesso calibrata su parametri non più vessatori per le imprese. Prendete Raffaele Fitto, se è commissario europeo è sì certamente grazie a Giorgia Meloni che lo ha proposto, ma poi si è rivelato determinante il lavoro politico e diplomatico di Tajani, che si è imposto e ha superato il veto dei socialisti. Ecco, Borchia affermando che Tajani non conta nulla offende il lavoro di Tajani e della Premier”. Peraltro, gli auspici di Borchia su un “Europa che deve cambiare marcia” stridono con quelli del suo leader Matteo Salvini, che al convegno dei Patrioti a Madrid ha affermato che serve “meno Europa e più libertà”. Tosi è caustico: “Borchia vorrebbe un cambio di marcia in Europa, Salvini l’Europa manco la vuole. Si mettessero d’accordo tra loro prima di parlare ai giornali…”. L’europarlamentare azzurro poi si fa serio: “Quella di Salvini è una frase antistorica e antieconomica dal momento che le nostre aziende con l’Europa e in Europa ci lavorano, e che l’Unione europea sta dando all’Italia decine di miliardi di euro del Pnrr. Le affermazioni del leader leghista cozzano con la realtà di oggi e con il futuro, perché se il sistema Italia vuole competere con Stati Uniti, Cina e i Brics deve integrarsi ancora di più con quello europeo, altrimenti siamo fuori”. Certamente “l’Unione europea deve cambiare e riformarsi profondamente – spiega Tosi – Forza Italia e il Ppe mirano a un’Europa meno burocratica, più veloce e competitiva. Il punto è come la si vuole cambiare l’Europa: la nostra ricetta è il contrario di quella leghista, che l’Europa vuole mandarla in pensione. Il nostro obiettivo invece è un’Europa più politica, una federazione sul modello degli Stati Uniti: quindi vasta autonomia agli Stati federati sull’economia e tutte le scelte che riguardano i territori, ma un’unione politica sulle grandi materie: politica estera, difesa, fisco, commercio, sanità, lotta all’immigrazione illegale”. Ma Borchia non ci sta: “Mai accusato Tajani – ha detto – di irrilevanza sul piano europeo, il suo curriculum parla da solo. Ma invitare gli alleati a maggiore coraggio non credo sia atto di lesa maestà. A un lettore distratto si possono perdonare scivoloni, a chi è eletto nelle istituzioni un po’ meno. Accecato dal suo ormai noto fervore contro la Lega, Tosi non solo non si è accorto che io non ho mai pronunciato certe parole che non mi appartengono. Ho sempre gestito i rapporti con gli alleati con la massima correttezza, e se si parla di arroganza, questa si ravvisa nelle parole di chi, con la scusa di difendere Tajani, attacca un alleato di governo con il rancore dell’ex. Tosi sbaglia bersaglio”.