Mara Carfagna, ben consapevole del piccolo terremoto che la sua iniziativa avrebbe provocato nella già malandata Forza Italia, ha provato a limitare i danni: «“Voce Libera” non sarà un partito né la stampella di questo governo. Nessuno strappo» ha aggiunto l’ex ministro alle Pari Opportunità «sono e rimango in Forza Italia». E però, la cosa è ben nota in ambienti parlamentari, l’insofferenza nei confronti del partito e di alcune Berluscones potrebbe presto farla allontanare definitivamente dal Cavaliere. Lei però ha rilanciato: «Ho solo l’ambizione di mettere insieme idee e persone oltre gli steccati e la cerchia dei parlamentari e dei dirigenti di partito. L’associazione è stata fondata con un solo obiettivo: mettere benzina nel motore del centrodestra, che non può vivere solo cibandosi di invettive razziste contro gli immigrati». Fin troppo esplicito l’attaccato alla Lega e a Fratelli d’Italia. Musica per le orecchie di Flavio Tosi il quale, pur avendo nuovamente affermato alla cena di Natale di “Fare!” che non è il momento di prendere iniziative, che bisogna restare vigili ma senza fretta – l’unico obiettivo rimane quello di tornare a fare il sindaco di Verona – si è schierato apertamente con l’ex ministro. «Accogliamo positivamente l’iniziativa di Mara Carfagna di dare vita a Voce Libera» ha scritto su Facebook «associazione che ha l’obiettivo di portare le istanze liberali nel centrodestra, il quale, per definizione e storia, non può essere sovranista e non può continuare a essere alimentato dalla benzina delle autonomie ma nell’alveo europeista, a favore di un’Europa meno burocratica e più politica. L’azione della Carfagna va in questa direzione» ha continuato Tosi «e dà un’ulteriore scossa (quale sono state le scosse precedenti? ndr) a tutto quel mondo non di sinistra ma nemmeno sovranista che non si riconosce oggi in Salvini, Meloni e ovviamente che non può abbracciare Zingaretti o i grillini». “Quel mondo” però potrebbe riconoscersi in Renzi, che non a caso non è stato citato da Tosi, il quale grazie ai buoni rapporti col deputato neo-renziano ed ex forzista Davide Bendinelli, starebbe già lavorando per avere l’appoggio dell’ex premier alle prossime elezioni comunali. Italia Viva, la creatura renziana, potrebbe presentarsi già alle regionali venete dell’anno prossimo: in quel caso si capirà il suo peso reale nella nostra città.