Fiera, Aeroporto, Amt, Agsm e Amia. Non si è risparmiato Flavio Tosi, presentandosi con i manifesti da candidato sindaco per attaccare il suo ex assessore e oggi sindaco Federico Sboarina.
Con lui in una conferenza stampa alla bottiglieria Corsini anche Gianpietro Cigolini, già direttore generale di Agsm e Amia.
Tosi è partito proprio dalla Fiera: “Le altre città creano nuovi poli fieristici, Vicenza si è alleata con il sistema emiliano-romagnolo, Parma con Milano. Verona? Non pervenuta! Nonostante il management e il socio Fondazione Cariverona abbiano più volte sollecitato le aggregazioni strategiche da farsi in posizione di forza. Così rischiamo di rimanere isolati, di indebolirci e di farci mangiare da altri, sulla falsariga di quello che è successo con Cattolica, Banco Popolare e Cassa di Risparmio. Un Sindaco serio e capace dovrebbe saper tutelare la sua fiera, ne va la difesa dei nostri grandi brand, in primis Vinitaly, Marmomac, Fiera Cavalli e Fieragricola”.
Per Tosi è lacunosa anche la gestione politico-strategica dell’aeroporto Catullo, che nel 2014 l’Amministrazione Tosi aveva salvato con l’ingresso di Save.
“All’epoca- ha tuonato- avevamo fatto in modo che i soci pubblici, di cui il Comune deve essere il regista, messi assieme restassero ancora maggioranza nella compagine azionaria. Non era un caso. Il problema è che Sboarina, nel suo intero mandato, non è stato in grado di istituire una regia politica che permettesse di sviluppare lo scalo. Anzi il Sindaco ha preferito perdere tempo ed energie in una velleitaria e inutile guerra a Save. Risultato? Zero investimenti, infrastruttura dequalificata e inguardabile, pochi voli che partono e che atterrano. Nel frattempo l’aeroporto di Treviso, in cui figura sempre Save, ha ricevuto 50 milioni di euro di fondi pubblici, mentre Verona zero. Il Catullo per colpa della mancanze del Sindaco è diventata la succursale di Venezia”.
Tosi ha definito disastroso anche il capitolo Amt e filobus “dove si è fermi al palo sull’opera e il decisivo parcheggio scambiatore a Verona sud”.
Mentre in Agsm “il management politico scelto da Sboarina sta distruggendo la classe dirigente dell’azienda…Qui siamo al plateale e vergognoso conflitto di interesse e allo spreco di denaro pubblico’’.
Mentre su Agec Tosi ha indicato necessario “confrontarsi con la Regione per creare una forte sinergia con la ‘gemella’ Ater’’
Dal canto suo Cigolini è entrato nel dettaglio partendo proprio da Agsm e indicando la via. “ “Il nuovo Sindaco dovrà ricostruire il management e il rapporto di fiducia interno all’azienda. E di conseguenza rimettere Agsm nelle condizioni di fare investimenti. L’ultimo risale ancora all’Amministrazione Tosi, mi riferisco all’impianto eolico ad Affi. In questi anni è regnato l’immobilismo, mentre la concorrenza si muove, vedi Ascopiave che acquisisce gli impianti idroelettrici”.
Su Amia Cigolini ha sottolineato come si rischi “il depauperamento, dato che la sua controllata Serit sta perdendo l’appalto dei rifiuti con la gran parte dei Comuni della provincia’’.
Cigolini ha concluso con Agec: “La cartolarizzazione può essere messa in pratica con linee di finanziamento sostenibili, in rapporto alle possibilità dei destinatari”. Inoltre Agec “sarà chiamata a gestire l’intero patrimonio edilizio comunale nelle circoscrizioni, L’unità di intenti e di gestione aiuterà a contenere i costi”.