Ma ecco cosa aveva detto Tosi all’indomani dell’attacco portato da Riello. Tosi. “Per cercare di comprendere le reali ragioni dell’incredibile attacco da parte del sindaco Federico Sboarina alla Camera di Commercio”, ha detto il segretario di Fare, “è sufficiente analizzare il criterio delle nomine in Veronamercato. Mentre la nostra amministrazione si era sempre adoperata per garantire la presenza degli operatori del mercato all’Interno del cda, oltre che assegnare la presidenza dei più importanti enti economici della città ad esponenti delle categorie imprenditoriali (presidenza e vice della Fiera, presidenza di Veronamercato ed Aeroporto), il sindaco Sboarina ha preferito, evidenziando così tutte le fandonie raccontate in campagna elettorale, la piatta applicazione del manuale Cencelli, con nomine totalmente partitocratiche e cercando di massimizzare il numero delle ‘careghe’. Da qui la scelta di tenere un cda da cinque componenti in Veronamercato, per avere tre poltrone da distribuire agli amici, avendo anche il coraggio di attribuire il rappresentante di spettanza delle minoranze a Michele Croce, come se questi facesse parte della minoranza! Pertanto -ha concluso Tosi- al di là del cattivo gusto e dall’arroganza nei confronti della città, dimostrati ancora una volta dai nuovi arrivati, non mancheremo di segnalare alle autorità preposte l’esclusione della minoranza dal cda, in aperta violazione delle normative in vigore”.