L’estate prossima saranno passati 17 anni dalla sua prima Olimpiade, culminata con l’argento di Atene nei 200 stile libero. Non fosse stato per il maledetto Corona, tra un paio di mesi, Federica Pellegrini avrebbe tentato l’ultima grande impresa della sua straordinaria carriera: tornare da Tokyo con un’altra medaglia. Trentadue anni sono pochi per una persona ‘normale’, ma iniziano a essere una bella età per una nuotatrice che punta sempre al massimo. “E’ destino” ha detto a Gazzetta Tv “non vogliono farmi smettere. Scherzi a parte, ormai ho metabolizzato. Un anno in più si può fare, due anni richiederebbero una riflessione, ma sapete che sono tignosa. Entrare in finale a Tokyo? Un passo alla volta: prima bisogna qualificarsi, ne riparleremo agli Assoluti. Tornare in vasca, intanto, è già emozionante: nemmeno da esordiente ero stata sei settimane ferma. Durante la quarantena ho curato l’alimentazione” ha sottolineato “e così non ho preso peso. Ora penso solo a qualificarmi ai Giochi”. Altri pensieri verranno poi. Come quello di un figlio: “Arriverà anche quello quando smetterò col nuoto. Al momento mancano sia la ‘materia prima’ sia il tempo, ma non ho mai nascosto che per me è un vero desiderio”. Nel frattempo, tra un vasca e l’altra nell’impianto di via Colonnello Galliano, la Divina si diverte a condividere gran parte delle sue giornate su Instagram, dove ha un milione 200 mila follower. Fede si divide tra la famiglia e i suoi cagnolini: Vanessa e il nuovo arrivato Rocky. Sognando il Giappone e il ritorno da imperatrice.
Sempre lei, sempre bella, sorridente, sicura di sè, senza andare mai sopra le righe. Del resto, “…ho 31 anni, ne avrò 32 a Tokyo” sorride La Divina. Ammirata anche l’altra sera, nel salotto virtuale di Milly Carlucci, nel programma di rai 1 dedicato alle grandi storie dello sport italiano.
“Un po’ il rinvio dell’Olimpiade mi ha disturbato – ha ammesso – avrò 32 anni e nel nuoto non è proprio un’età favorevole. Però, ci arriverò e ci voglio arrivare bene” ha sorriso. Scorrono le immagini, “…mamma mia com’ero piccola ad Atene”. La sua prima medaglia fu d’argento. Lei era poco più di una bimba.
Poi ecco Pechino, “…la medaglia che volevo”. Si emoziona ancora.
Si emoziona ancora di più quando vede l’oro di Roma, mondiali 2009. “Vincere l’oro davanti alla tua gente, bellissimo”. C’è la sua foto con Castagnetti che l’accarezza. Brividi. “Ad agosto vinco l’oro, a ottobre lui se ne va. Non è stato facile, con lui c’era un rapporto speciale. E mi aveva aiutato anche a superare le crisi di panico, che a un certo punto mi tormentavano. Perdere Alberto fu un trauma difficile da superare”.
Come a dire che la vita, anche quella di una campionessa grande come lei, non sempre è stata in discesa. “No, ci sono dietro fatiche, sofferenze, delusioni, sconfitte, anche”. C’è dietro tutto quello che ancora la spinge in acqua, ogni mattina, destinazione Tokyo. Passione, impegno, serietà. C’è ancora la voglia di stupire, perchè l’acqua della Divina non è ancora finita. “No, non è ancora finita. Ci rivediamo a Tokyo”. Aspettiamola.