Dopo aver viaggiato per 100mila chilometri (oltre due volte il giro del mondo), essere approdate in 13 Paesi di cinque continenti ed essere state venerate da decine di migliaia di persone, le reliquie di San Giovanni Calabria ritornano nella sua “Amata Verona”, nei giorni delle celebrazioni per 150 anni dalla nascita del sacerdote, avvenuta l’8 ottobre del 1873.
Le reliquie che compongono la mostra itinerante “Terra&Sangue” sono arrivate il 23 settembre dal Brasile a San Zeno in Monte, Casa Madre della Congregazione dei Poveri Servi della Divina Provvidenza. Il 26 settembre approderanno con un’auto d’epoca nella Cittadella della Carità di Negrar e il 28 nel Centro Polifunzionale Don Calabria, due strutture simbolo dell’Opera a Verona. Prima, faranno tappa anche all’Abbazia di Maguzzano, centro spirituale dell’Istituto calabriano. Il pellegrinaggio veronese si concluderà a San Zeno in Monte dove sarà possibile visitare la mostra sabato 7 e domenica 8 ottobre.
“In questi mesi ho visitato molte delle nostre missioni e ho assistito al passaggio delle reliquie in diversi territori. Sono rimasto molto colpito dalla devozione e dall’entusiasmo della gente verso don Calabria”, racconta il settimo successore del Santo, il Casante don Massimiliano Parrella. “Quando era vivo è uscito molto poco dal perimetro di Verona, eppure il suo carisma raggiunge oggi il cuore di tanti popoli lontani. E mi piace pensare che la devozione di questi popoli accompagni oggi le reliquie arricchendole nel loro ritorno a Verona e a Negrar, nelle case che il nostro fondatore amava profondamente”.
L’allestimento prende il nome dall’oggetto conclusivo: un reliquiario a forma di faro, immagine con la quale San Calabria esortava l’Opera, affinché vivendo concretamente il Vangelo illuminasse con la fede chiunque si avvicinasse ad essa. Il reliquiario, realizzato dal maestro Albano Poli, racchiude un’ampolla di sangue prelevato al Santo, come terapia, nel giorno della morte, poggiata sulla terra della città di Verona. Gli altri sei oggetti, ciascuno simbolo della vita e della spiritualità del sacerdote, sono gli occhiali, le scarpe, una lettera autografa, l’orologio, il portafoglio e la stola sacerdotale.
Alla Cittadella della Carità di Negrar le reliquie saranno accolte davanti all’ingresso (viale Rizzardi) martedì 26 settembre alle 8.30 e rimarranno anche per tutto il giorno successivo facendo tappa nelle varie cappelle della struttura a cui si può accedere liberamente. La permanenza in Valpolicella si concluderà mercoledì 27 settembre nella chiesa parrocchiale di Negrar, dove alle 18.30 don Parrella, presiederà la celebrazione eucaristica. Alle 22 le reliquie partiranno alla volta della cappella del Centro Polifunzionale Don Calabria in via San Marco 121 a Verona, dove saranno accolte il 28 settembre.