Sul palcoscenico del teatro Filarmonico andrà in scena “La Wally”, un’intensa storia d’amore e conflitti tra le nevi delle Alpi, ultimo e più compiuto capolavoro di Alfredo Catalani.
Nella nostra città mancava da un secolo, infatti fu rappresentata al teatro Ristori dall’11 al 21 giugno 1925, con protagonisti Lina Tartarini-Gismondi e Armando Barbieri, mentre sul palco del Filarmonico era stata allestita dal 13 dicembre 1920 al 4 gennaio 1921, con protagonisti Regina Bodini, Carmen Toschi-Carpi e Luigi Marini.
Domenica 16 febbraio, alle ore 15.30, al Teatro Filarmonico andrà in scena l’opera, prediletta da Toscanini, Mahler e Renata Tebaldi, che presenta una vicenda dalle forti emozioni all’ombra delle Alpi tirolesi, fra amori contrastati e paesaggi nevosi. A Verona vedremo l’allestimento del regista Nicola Berloffa ideato nel 2017 per i teatri di Piacenza, Modena, Reggio Emilia e Lucca, con le scene di Fabio Cherstich, i costumi di Valeria Donata Bettella e le luci di Valerio Tiberi.
Nel ruolo della protagonista c’è il soprano coreano Eunhee Maggio e in una recita Monica Zanettin.
Sul palco ci sarà il tenore Carlo Ventre nei panni di Hagenbach, il baritono Youngjun Park nel suo rivale Gellner, il basso Gabriele Sagona padre di Wally, Marianna Mappa quale Afra, Eleonora Bellocci nel ruolo en-travesti del giovane amico Walter, eccezionalità musicale per l’epoca, e Romano Dal Zovo quale Pedone.
Fondamentale in quest’opera sarà l’apporto dell’Orchestra di Fondazione Arena che, con il Coro preparato da Roberto Gabbiani, sarà un protagonista d’eccezione in ogni atto descrivendo e commentando i fatti che succedono. Sul podio dirige il maestro romano Antonio Pirolli, apprezzato anche a Verona sia in Arena che al Filarmonico. per l’ampio repertorio sinfonico e operistico.
“Questo allestimento – ha detto Stefano Trespidi – rientra in quel progetto che vuol fare diventare il teatro Filarmonico un luogo di cultura in dialogo con la città attraverso alcuni testi, che sono dei veri gioielli straordinari. La Wally è il secondo titolo della Stagione Lirica 2025, ricca di capolavori rari e titoli in prima esecuzione assoluta al Teatro Filarmonico”.
“Alfredo Catalani – ha detto Antonio Pirolli – è un compositore da valorizzare ingiustamente offuscato dai grandi del suo tempo”.
Catalani affidò al librettista Luigi Illica la riduzione di un romanzo di forti passioni di Wilhelmine von Hillern, che sarebbe diventato La Wally, data alla Scala nel 1892, un anno prima della sua morte. La storia si svolge nel villaggio tirolese di Sölden: Gellner vorrebbe sposare Wally e si accorda col di lei padre, Stromminger. Ma il cuore di Wally batte in realtà per Hagenbach e, se non potrà sposare chi ama, sceglierà piuttosto l’esilio.
Un anno dopo, torna in paese dopo la morte del padre: nella taverna di Afra, che nel frattempo si è fidanzata proprio con Hagenbach. Ingannata e derisa, umiliata e offesa, Wally per vendetta si promette all’odiato Gellner, in cambio della morte di Hagenbach.
Mentre Wally prima del delitto si pente appena in tempo, Hagenbach capisce di corrispondere l’amore di lei. Ma su di loro incombe sempre la montagna, con le sue tempeste e le pericolose valanghe. Al Filarmonico queste le repliche: mercoledì 19 febbraio alle 19, venerdì 21 alle 20, domenica 23 alle 15.30.
Mauro Bonato