Tagliente, irriverente, arguta…e inconfondibilmente chic: Imma Tataranni è tornata a popolare le televisioni di tutta Italia soltanto da una decina di giorni, eppure l’enorme successo raggiunto con i primi due episodi evidenzia che, ancora una volta, l’eclettico panorama della fiction RAI ha saputo scommettere sulle carte giuste.
Nulla di rivoluzionario nell’impostazione della serie: Imma Tataranni – Sostituto Procuratore segue per lo più le già consolidate regole di molte fiction poliziesche di RaiUno. Abbiamo una protagonista carismatica – Imma, appunto, interpretata brillantemente da Vanessa Scalera –, un territorio da valorizzare – Matera e le diverse sfaccettature della Lucania –, dei casi polizieschi interessanti, un cast di tutto rispetto e un intreccio che desta curiosità e attenzione. Eppure, giunta alla sua terza stagione la serie continua ad ottenere un successo incredibile, attraendo di puntata in puntata nuovi telespettatori.
Quali segreti si nascondono dietro alla fama del sostituto procuratore materano? Analizzando attentamente le stagioni precedenti non ci è difficile avanzare delle supposizioni.
A rendere questa serie così popolare oggi potrebbe essere, ad esempio, la sapiente penna di Mariolina Venezia: oltre ad essere l’artecificie dei fortunati romanzi su cui si basa il format televisivo, la scrittrice materana ha co-firmato anche la scrittura della sceneggiatura, indubbiamente contribuendo all’eccezionale qualità della serie. Ma se è vero che una buona scrittura è fondamentale, è altrettanto vero che quelle parole risultano vuote se non sono date in mano a degli attori competenti: anche in questo caso, la Rai non ha sbagliato un colpo. Al centro della serie brilla l’interpretazione iconica di Vanessa Scalera, il cui talento e profondità nell’interpretare Imma rappresentano la punta di diamante della serie. Ma il cast non si ferma qui: Massimiliano Gallo, nei panni del marito Pietro, Barbara Ronchi, nel ruolo dell’amica e collega Diana, e Alessio Iapice come “maresciallo e gentiluomo” Calogiuri, offrono performance altrettanto straordinarie.
Gli elementi vincenti sembrano essere stati centrati sin dal primissimo episodio, ma c’è qualcosa ci spinge ad affermare che questa terza stagione sarà la migliore vista finora. Per capire la ragione dietro questo giudizio, ci basta prendere in considerazione il primo episodio della terza stagione (andato in onda lunedì 25 settembre su RaiUno e ora disponibile su Rai Play). Stesso luogo, stessi personaggi, eppure l’atmosfera è cambiata: se, nelle scorse stagioni, ci siamo calati in maniera approfonditamente nella psiche del sostituto procuratore Tataranni, sin dai primi minuti questa stagione ci dimostra la volontà di raccontare la vita di Imma. E così, a poco a poco – senza mai perdere di vista la sua carriera in Procura – gli episodi ci svelano dettagli e pensieri di Imma come moglie, madre e donna, donando a questo già interessante prodotto Rai una sfumatura umana di cui non sapevamo di aver bisogno.
Voto: 8
Martina Bazzanella