Alla cerimonia erano presenti gli assessori Luca Zanotto, Edi Maria Neri e Filippo Rando, e i consiglieri comunali Leonardo Ferrari, Marco Zandomeneghi, Paola Bressan. Andrea Bacciga, Alberto Zelgher, Vito Comencini, Roberto Simeoni, Carla Padovani, Anna Leso, Alberto Bozza.
“Dal momento che è possibile e legittimo esporre il crocefisso all’interno degli edifici pubblici – spiega il presidente Maschio- abbiamo ritenuto importante dal punto di vista simbolico collocarlo nell’aula del Consiglio comunale, per dare un messaggio alla cittadinanza. Come riporta anche il Concordato tra Stato e Chiesa cattolica – aggiunge Maschio – i principi del cristianesimo fanno parte anche del patrimonio storico e culturale del popolo italiano. In quest’aula, quindi, il crocifisso non assume una valenza religiosa né un valore in contrasto con la laicità dello Stato, bensì rappresenta un simbolo che fa parte della nostra storia e di cui dobbiamo essere orgogliosi. Credo che il primo passo per poter essere aperti e tolleranti verso le altre culture sia quello di non dimenticarsi della nostra” .