Tommasi, sicurezza e accesso ai diritti “Con gli interventi sanzionatori si rischia di preoccuparsi degli effetti e non delle cause’’

Si parla tanto di sicurezza dopo i recenti episodi che hanno avuto per protagonisti alcuni minorenni. Come sempre, quello che conta è ciò che percepisce la gente. Sul tema è intervenuto il candidato sindaco di Rete! Damiano Tommasi ricordando soprattutto quanto contenuto nel Manifesto di Saragozza del Forum europeo della sicurezza urbana del 2006.
“La sicurezza- ha detto- è un bene comune essenziale, indissociabile da altri beni comuni, quali l’inclusione sociale, il diritto al lavoro, alla salute, all’educazione e alla cultura. Occorre rifiutare qualsiasi strategia che punti ad utilizzare la paura, ricorrendo invece ad interventi atti a favorire una cittadinanza attiva, la consapevolezza dell’appartenenza al territorio urbano e lo sviluppo della vita collettiva. L’accesso ai diritti contribuisce a facilitare il diritto alla sicurezza”.
Per Tommasi la sicurezza, se raccontata e descritta ricorrendo soltanto ai dati sui furti e le rapine, rischia di rimanere su fatti e situazioni limitate. “Per questi comportamenti inaccettabili e direttamente vissuti da cittadine e cittadini- ha aggiunto- serve certamente l’aiuto della tecnologia e servono dei presidi di polizia locale nei quartieri. Ma questo, seppur necessario, non è sufficiente. Serve anche altro perchè non può essere considerata solo una questione di ordine pubblico e va affrontata con misure ed interventi che vadano oltre la repressione’’. Per Tommasi “occorre attivarsi anche “prima” migliorando la qualità della vita delle cittadine e dei cittadini, stimolandoli a partecipare, rendendo vivibili e abitabili gli spazi dei quartieri, costruendo luoghi in cui le persone possano incontrarsi e riscoprire il valore delle relazioni sociali, non lasciando soli gli anziani, aiutando le famiglie e i giovani, a partire da quelli in difficoltà, adoperandosi politicamente con le istituzioni nazionali per rinforzare gli organici nelle forze di polizia presenti sul territorio, nel tribunale, nella prefettura’’.