Ci si rivede il 26 giugno, la sfida diventa quella tra Damiano Tommasi e Federico Sboarina. Al momento di “andare in macchina” (così si diceva una volta), Tommasi al comando con (circa) il 40%, con 7/8 punti su Sboarina (intorno al 33%). Più distanziato Flavio Tosi (intorno al 23%), che pure gli exit poll della domenica avevano dato in linea con Sboarina.
Dati parziali, sicuramente modificabili “in corso d’opera”, ma probabilmente, non al punto di modificare i protagonisti del duello finale, cioè Tommasi e Sboarina.
Con la coalizione di centrosinistra ovviamente “gasatissima” da un risultato comunque inatteso. E un centrodestra costretto, suo malgrado, a leccarsi le ferite e a ipotizzare un “apparentamento” in vista del secondo turno, che sembra comunque complicato. Non resta che attendere il fischio finale…
I COMMENTI. Il Lungo Pomeriggio con i Protagonisti: Padovani&Rotta, la battaglia è accesa
E’ lungo il pomeriggio in attesa. Lungo e snervante, tra ipotesi, commenti, battute, provocazioni. C’è l’evidente soddisfazione di Alessia Rotta e del centrosinistra, che fa a pugni, ovviamente, con la delusione neppure tanto mascherata del centrodestra. Mentre rimbalzano da Roma le parole di Matteo Salvini: “I numeri dicono che il centrodestra, unito, sarebbe vincente. Ma con i se e con i ma non si vincono le elezioni”.
Neanche troppo difficile immaginare i destinatari. Nel centrodestra, intanto, è già iniziata la “corsa all’apparentamento”, che ricorre più o meno in tutti i protagonisti. “Il centrodestra unito vale il 60%” osserva Casali, presidente di Agsm, uno dei big di Verona Domani. “Dovremo trovare la forza di unire le forze, chiamando all’appello gli elettori di centrodestra e ponendo loro una questione di fondo: volete davvero consegnare la città alla Sinistra?”. Casali parla di appello agli elettori, più che di possibile accordo Sboarina-Tosi. “Si sono insultati per tutta la campagna elettorale” osserva Alessia Rotta. “Non so come faranno a mettersi insieme…”.
Va giù duro Marco Padovani, assessore con Sboarina. “Ci rivolgeremo agli elettori di Tosi, perchè non si può lasciare la città a un’armata Brancaleone com’è la coalizione di centrosinistra”. Gki risponde per le rime Michele Bertucco: “Armata Brancaleone? Direi proprio di no. Capisco il nervosismo della destra, ma qui c’è una squadra che ha lavorato sul territorio, su un programma unitario e che non è mai stata così compatta. Altrimenti i risultati non sarebbero questi”. Bertucco sottolinea poi “la volontà della città di voltare pagina e di avere risposte diverse. Lo sconyro nelcentrodestra è stato accesissimo e credo che anche alla gente non sia piaciuto”.
Padovani torna all’attacco su Tommasi, “…che non ha mai espresso il proprio parere sui temi caldi della città. E voglio vedere come farà a farlo, nei confronti con Sboarina. Non potra sempre starsene nascosto, come ha fatto in questa campagna elettorale”. Alessia Rotta non la manda a dire. “Candidato nascosto? Se fosse stato nascosto non sarebbe stato premiato da questi numeri. La città ha dato una risposta molto chiara. Così com’è chiaro che il sindaco uscente non va al ballottaggio come primo e questo è un dato politico da considerare. Il dato che emerge è questo. La città ha apprezzato la proposta di Damiano Tommasi.