Una Verona che giochi semplice, generosa e con uno sguardo aperto sui giovani. Un po’ come quando lui, Damiano Tommasi, era in campo. Sembra esser questo lo schema scelto da “Rete”, la nuova forza politica in corsa alle prossime amministrative di Verona, che questa mattina si è presentata sulla terrazza di Castel S. Pietro: “È una delle cose che avrei voluto evitare, ma mi tocca”, ha rotto il ghiaccio così il candidato Sindaco, con la stessa “anima candida” di quando ancora calcava il manto erboso. “Sono contento del luogo in cui siamo oggi, che offre uno sguardo sulla città e ha ispirato anche il nostro simbolo, che ripercorre l’ansa dell’Adige. La prima volta che mi è stato proposto questo incarico, ho subito pensato ai miei trascorsi professionali, e credo che la cosa più importante sia fare squadra. “Rete” sta a significare proprio che siamo tutti interconnessi e abbiamo una responsabilità: quella di mettere al centro Verona e i suoi cittadini”.
Ha precisato Tommasi: “Per connettersi a noi servono però le password, che sono i nostri valori. Vogliamo innanzitutto che le persone che aderiscono, abbiano voglia di portare qualcosa al nostro progetto, che siano propositivi, per rendere Verona una città aperta come non lo è mai stata: aperta soprattutto ai giovani, sperando che loro vedano in noi una risposta ai problemi. Tutte le forze che sono qui a sostenermi, servono a far cambiar volto alla città, per farci sentire veronesi con orgoglio e ambizione”.
E come quando faceva in campo, il candidato alla poltrona di Palazzo Barbieri ha poi servito “palla” al più vicino, il segretario cittadino del Partito Democratico, Luigi Ugoli: “Quello che si realizza oggi per il PD è un sogno, nato per costruire una rete progressista, di partiti civici veri che potessero dare a Verona una prospettiva nuova. Ora abbiamo davanti due mesi in cui lavorare per portare a compimento questo sforzo, per smuovere Verona da questi 15 anni di immobilismo”.
La parola è poi passata all’On. Francesca Businarolo: “Come Movimento 5 Stelle abbiamo trovato nella persona di Damiano Tommasi, quelle che sono anche le nostre password: la lotta alla mafia, alla corruzione e il rispetto per l’ambiente, ultimamente poco valorizzato”. Presenti all’appuntamento come sostegno a “Rete”, altre numerose forze politiche: Beatrice Verzè di “Traguardi”, Jessica Cugini di “Verona città aperta”, Alberto Mazzurana di “Europa Verde”, Lorenzo Dalai per “+Europa”, Marco Wallner di “Azione”, Tito Brunelli di “DemoS”.
In conclusione, l’ultima battuta riservata a Massimo De Battisti (Psi): “La cosa che più mi ha colpito di Damiano, è stata quando mi ha detto: voglio che i veronesi tornino a votare, voglio ridare una speranza di futuro a questa città”.
Fabio Ridolfi