Dev’essere stato più facile diventare leader in uno spogliatoio con Totti e Cassano, probabilmente. Damiano Tommasi è alle prese con la formazione più complicata della sua vita. E il tempo, adesso, stringe. Nel senso che lunedì si terrà il primo Consiglio Comunale, ma prima (ovviamente) dovrà dare ai suoi gli incarichi di Governo. Scegliere nomi e ruoli, tenendo a mente le mille sfumature che deve avere questo puzzle.
In ordine sparso, giusto per ricordare: competenze, voti, appartenenza, equilibri, esperienza… Ce n’è quanto basta, per girare e rigirare questa sorta di cubo di Rubik, dalle mille facce e dalle mille combinazioni possibili.
E mentre tutti aspettano,amici e “nemici”, il tempo scorre. Tommasi aveva indicato tra martedì e mercoledì i giorni della “rivelazione”, ma ora potrebbe slittare a venerdì, giusto per avere 48 ore in più.
I NODI DA SCIOGLIERE. Il vicesindaco, gli assessori esterni, la combinazione tra “sigle”, gli equilibri indispensabili a partire col piede giusto. Nessun dubbio, dall’inizio, sull”’identità di genere”, cinque uomini e cinque donne. Così come si sa per certo che il vice sarà donna, ma qui le certezze della prima ora sono crollate. La logica (esperienza, competenza, appartenenza al Pd, rapporti con le Istituzioni) aveva suggerito il nome di Alessia Rotta, che oggi appare tuttavia decisamente defilata. Nè sembra così sicuro che il ruolo tocchi a Elisa La Paglia, che pure è tra le candidate più probabili (sicuramente per la Giunta). Così, oggi, i nomi certi sembrano soltanto quelli di Benini, Ferrari, Bertucco e Sandrini, in campo maschile (ma quest’ultimo deve risolvere il problema di un’eventuale incompatibilità col suo ruolo in seno alle Acli). Mentre in campo femminile, La Paglia, Dalle Pezze, Rotta (col punto di domanda).
Sicuro il direttore generale, che sarà l’avv. Perini, così come la portavoce, Patrizia Adami. Il resto lo sapremo al massimo tra 48 ore. A meno di qualche azzeccato “contropiede”.