Tommasi e Gasdia, tregua armata. Dopo la seduta del consiglio di indirizzo Il sindaco-presidente: “Dialogo in un clima tranquillo”. Ma nessun nodo si è sciolto

Non è stato risolto  ancora nessuno dei punti critici che hanno portato al gelo tra Comune e sovrintendente della fondazione Arena Cecilia Gasdia, però l’arrivo dei concerti extra lirica e le incombenze pratiche da risolvere hanno portato gioco forza a una ripresa del dialogo. L’altro giorno dopo il primo Consiglio di indirizzo dalla nomina di Gasdia, il sindaco Damiano Tommasi, presidente della Fondazione Arena, ha diffuso una nota che da molti è stata interpretata come un segnale di apertura dopo settimane di grandi tensioni.”E’ ripreso il dialogo in un clima tranquillo, per far fronte all’operatività. Nel consiglio di oggi abbiamo fatto il punto sulla programmazione dell’anno per mettere in pista tutte le attività che ci attendono. E’ stato quindi un incontro molto tecnico dove ciascuno di noi è chiamato ad un grande senso di responsabilità per la buona riuscita sia di un Centesimo importante sia per una saggia gestione del calendario dell’extralirica” ha detto il sindaco.Che le questioni siano ancora tutte aperte lo conferma la proposta del sindaco “istituire un tavolo di lavoro per condividere con la Direzione artistica e di produzione, i tecnici degli allestimenti e delle scenografie di Fondazione da un lato e con i tecnici del Comune coordinati dall’Assessora alla cultura e turismo Marta Ugolini dall’altro, un metodo efficiente ai fini di prevedere una ordinata programmazione della Stagione 2024 partendo anche dalla ricerca e dall’analisi dei dati dei flussi e delle presenze al Festival lirico”.Ci sono infatti visioni diverse. A partire dall’occupazione della Bra con le scenografie, soluzione non gradita a Palazzo Barbieri e alla Soprintendenza ma una soluzione diversa comporterebbe alti costi alla Fondazione per i continui viaggi dei camion dai depositi all’Arena. Resta poi la tensione per la modifica della società Arena di Verona srl fatta dalla Gasdia con la creazione di un nuovo cda tenendo all’oscuro il sindaco-presidente.Proprio per questo, va ricordato, la Giunta non ha autorizzato i concerti extra lirica ma ha solo preso atto del calendario inviato da Fondazione Arena, peraltro incompleto e che andrà completato entro il 2 maggio. Si è già esibito Lazza con un sold out e per domani, 27 aprile, e dopodomani 28 è atteso Sferaebbasta, poi sarà il turno del trio de Il Volo. E’ sempre vivo poi lo scontro a distanza con il Consiglio comunale nel quale si è a lungo dibattuto sulla gestione della Fondazione Arena e al quale la sovrintendente Gasdia non ha voluto partecipare . Procede intanto l’inchiesta penale sulle presunte sovrafatturazioni da parte di un’impresa che montava e smontava il palco e che ogni mese avrebbe gonfiato i costi di decine di migliaia di euro, fino a centomila euro al mese, con infiltrazioni della ‘ndrangheta. Quali misure interne di precauzione sono state prese, si sono chiesti in Consiglio comunale? Il Comune insomma ha dato qualche segnale che se vuole può rendere difficile la vita alla Fondazione Arena. Si vis pacem para bellum, se vuoi la pace prepara la guerra, dicevano gli antichi. E allora questa è una tregua armata.Chissà che il 25 aprile in Bra con Tommasi e il sottosegretario Mazzi tra non abbia portato qualche altra schiarita.