“La Verona di oggi non è una città per giovani. Eppure, siamo noi il futuro della nostra città. La Verona di domani dovrà partire dalla capacità di ascoltare e dare spazio alle giovani generazioni, includendole nella progettazione delle politiche a loro indirizzate e aiutandole a riprogettare una città a misura delle esigenze contemporanee e future”.
Un concetto che Damiano Tommasi ha espresso molto spesso in questo suo lungo tour elettorale. E proprio di questo si parlerà nell’incontro programmato per oggi (vedi locandina a fianco)..
“DICIOTTO-TRENTA” è il primo strumento: una raccolta di progettualità elaborate da ragazze e ragazzi «under30» di Rete!. Vogliamo una città aperta e accogliente, dove ogni Veronese per nascita, per scelta, per caso, per passaggio, possa sentirsi parte di una comunità. Ne parliamo insieme a Gaia Romani, giovane Assessora ai Servizi civici e generali del Comune di Milano”.
Presenteranno le proposte le ragazze e i ragazzi della coalizione. Moderano Beatrice Verzè e Jacopo Buffolo.
Intanto, da registrare l’intervento di Michele Bertucco, votatissimo esponente di Verona e Sinistra in Comune, che attacca il sindaco uscente Sboarina. “I bilanci pre e post Covid per asfaltature e manutenzioni stradali sono noti e pubblici, e da nessuno di essi emerge la preoccupazione per la sicurezza di pedoni e ciclisti che oggi il Sindaco sbandiera raccontando, a pochi giorni dal ballottaggio, di un improbabile Piano Marshall da 50 milioni di euro. Le promesse di questi giorni ricalcano sostanzialmente quelle di 5 anni fa, quindi Sboarina è inconsapevolmente il più autorevole testimonial della improduttività della sua amministrazione.
Molti progetti si sono arenati ad esempio sul nuovo Stadio a cui occorre assicurare, come sta facendo Tommasi, il risparmio di suolo, la tutela del quartiere, il coinvolgimento delle società di calcio, e un costante confronto con la città”.