Non sono piaciute al sindaco Damiano Tommasi, che come Comune è socio importante della Fiera, le dichiarazioni del vicepresidente di Veronafiere Matteo Gelmetti sulla necessità di fare alleanze individuando come partner Monaco di Baviera. E soprattutto, visto che Gelmetti è rappresentante di nomina comunale in Fiera, le critiche contro Palazzo Barbieri. Dichiarazioni fatte da Gelmetti durante un convegno di Fratelli d’Italia, partito del quale è senatore. Il sindaco ha infatti inviato al presidente di Veronafiere Federico Bricolo, una nota di disappunto e siccome oggi era prevista una riunione del consiglio di amministrazione il sindaco auspicava che ci sia una presa di posizione netta rispetto a quanto accaduto. Risposta che è arrivata nel pomeriggio. Nella nota Damiano Tommasi precisa: “Leggiamo con sorpresa e disappunto le dichiarazioni del Vice Presidente di codesta Società. Sorpresa e disappunto che nascono dal fatto che siffatte questioni vengono trattate al di fuori delle dinamiche societarie e, dunque, delle sedi proprie, senza un minimo confronto con il socio di maggioranza relativa Comune di Verona e, più in generale, con i soci tutti”. “Questa grave mancanza di sensibilità istituzionale – prosegue la nota del sindaco – non può che pregiudicare Veronafiere, che appare così strumentalizzata per fini di parte, con conseguente inevitabile danno per la stessa società e la città”. “Ferme ovviamente le responsabilità personali dei singoli, in attesa di discuterne nella prossima assemblea, confidiamo in una attenta valutazione da parte degli organi societari di Veronafiere”. La nota del sindaco si chiude con usa sottolineatura: “Ci preme al contempo rimarcare con soddisfazione come il rapporto di collaborazione con questa Amministrazione abbia consentito ottimi e inediti risultati conseguiti nell’interesse della Città e della Fiera, anche in occasione dell’organizzazione e della gestione dei vari ambiti di Vinitaly e delle relative ricadute”. Veronafiere prende posizione precisando che su questi argomenti parla solo il presidente senza vie di fuga. Il Cda ha infatti “rimarcato la sorpresa e il disappunto sul fatto che questioni strategiche della Società e sui rapporti con l’Amministrazione comunale vengano trattate fuori dalle sedi istituzionali e societarie’’. Nella lettera che il presidente Bricolo ha inviato al sindaco Tommasi “evidenzia l’inopportunità della partecipazione, per conto di Veronafiere, dei componenti del Consiglio di amministrazione a incontri politici, ribadendo che i rapporti istituzionali sono tenuti a cura del presidente, fatte salve le eventuali autorizzazioni per altri consiglieri a cura del Cda, rimarca come gli obiettivi strategici di Veronafiere debbano essere trattati esclusivamente nelle sedi istituzionali e societarie ivi previste e sottolinea come i rapporti con l’Amministrazione comunale, con gli altri Soci e con le Istituzioni, in quest’anno di mandato, siano sempre stati volti alla massima collaborazione. La Società- conclude la nota- è stata infatti sempre sostenuta dall’Amministrazione comunale in tutte le sue attività con risultati molto positivi che sono evidenti anche nei recenti eventi Vinitaly e Vinitaly and the City’’.