Tommasi alza la voce: “Basta litigi…” Il leader del centrosinistra spegne il battibecco Carcangiu&Calenda. E parla Pasetto

16052022_CALENDA TOMMASI_©DANIELA MARTIN

“Basta bisticci dialettici” Siate responsabili. Qui stiamo lavorando seriamente, con convinzione e entusiasmo. Non ci piace emulare le destre nelle schermaglie”, così Damiano Tommasi spegne il battibecco Carcangiu&Calenda. “Il progetto di Rete! è nato a Verona con la voglia di andare oltre i simboli, perché siamo consapevoli che sono le persone a fare la differenza e ciò è stato dimostrato in tutti questi mesi attraverso un poderoso lavoro di squadra, dove le diversità stanno rappresentando una risorsa in presenza di valori e obiettivi condivisi. L’ho detto più volte, la partita nazionale deve rimanere fuori dal perimetro del nostro progetto, qui si corre con uno schema diverso, che va rispettato perché pensato per il bene della città e dei suoi cittadini. Ci stiamo abituando a coltivare un nuovo modo di vivere la politica, che richiede intelligenza e sentimento insieme. I confronti, le contrapposizioni ci stanno, sono naturali, fanno crescere ma non le polemiche estenuanti e nemmeno gli insulti per ripicca alle provocazioni”.
“Insulti, reciproche accuse di incapacità e opportunismo politico, bagarre tra esponenti veronesi del Movimento 5 Stelle e l’ex ministro Carlo Calenda e il suo partito Azione. Non c’è che dire, davvero un bell’esempio di coalizione coesa. E pensare che sono gli stessi che fino a qualche settimana fa parlavano di un centrodestra diviso e frammentato”.
Così Verona Domani aveva commentato ieri le polemiche tra Francesco Carcangiu, esponente del M5S, ma candidato nella lista Damiano Tommasi Sindaco e Carlo Calenda, leader di Azione, entrambe forze politiche che compongono la coalizione di centrosinistra che alle amministrative sostiene Tommasi.
Oggi da registrare l’intervento di Giorgio Pasetto, Area Liberal, sostenitore di Damiano Tommasi. “Verona Domani, come tutta la destra veronese, ha un problema con i fondamentali della democrazia e non riesce a concepire l’unione di forze politiche di diverse anime, ma con valori comuni come libertà, inclusione, tolleranza, legalità, sostenibilità e responsabilità sociale. Questa è la coalizione che sostiene Damiano Tommasi. Ma non stupisce che a destra non siano in grado di capirlo, visto che i loro comuni denominatori sono invece la lottizzazione dei centri di poterecittadini, le poltrone, l’intolleranza e il provincialismo più bieco. Più che Verona Domani, Verona ieri. Dalle nostre parti c’è chi pensa ad una città moderna e verde, dalle loro si pensa a nominare il Presidente della Fiera un mese prima del voto”.