“Dopo due anni di pausa forzata, sono tornati in Italia i nostri amici brasiliani, discendenti da emigrati italiani. Il ciclismo rappresenta solo una delle modalità per rafforzare un legame dal Brasile all’Italia, fatto di persone attente alle loro origini ed appassionate ai valori della loro terra d’origine” spiega Enzo Badalotti, presidente dei Veronesi nel Mondo..
Dal 2013 al 2019 hanno portato la loro testimonianza con molti eventi:
– TRIAL BRASILE 2013
– TRIAL ITALIA 2014
– TRIAL IMMIGRANTI 2016
– TRIAL SCALIGERO 2017
– TRIAL PACIFICO 2019
“Nella Sala Arazzi il Sindaco Damiano Tommasi li ha accolti con calore, riconoscendo in questa iniziativa i valori che lo “sport vero” irrobustisce nelle relazioni tra i giovani. Ha anche affermato che Verona ha una enorme potenzialità internazionale fino ad ora non ben sfruttata, in quanto, anche senza particolare attenzione, i turisti arrivano da tutti i paesi. Solo con un grande impegno internazionale sarà possibile garantire uno sviluppo futuro alla nostra città e nuove opportunità per i suoi giovani”.
L’avvocato Giacomo Cona, incaricato per i progetti europei e per le relazioni internazionali, ha riaffermato “l’impegno del Comune sulle due tematiche della delega”.
Il Presidente Enzo Badalotti, assieme ai vice presidenti Corsi e Ruzzenente, ha accompagnato in Comune la delegazione brasiliana e testimoni di alcune comunità internazionali ribadendo l’impegno della associazione a creare ponti tra le culture:- Charleroi i vice Maria Santi e Ezio Salvi hanno parlato di una forte comunità molto
attiva
– Bruxelles la presidente Alessandra Zocca sollecita il Sindaco a realizzare un volo diretto e cita l’importanza nella sua città anche dei nuovi emigrati.
– Sud Africa Giuseppina Marangoni abruzzese ma sposa di un veronese parla delle passioni dei discendenti di emigrati per l’opera lirica, la musica e i beni culturali.
Usciti dal Comune, il gruppo ha visitato il Museo Maffeiano dove ha potuto vedere negli spazi interni reperti di valore mondiale che necessiterebbero di studi approfonditi da parte di ricercatori
ma anche il museo all’aperto dove hanno potuto apprezzare, tra le molte lapidi, le testimonianze della grande Verona Romana parlando anche del codice Gaio.
Accompagnati per un giro per Verona hanno potuto ammirare i punti più interessanti a bordo del bus rosso.
La serata si è conclusa a Porta Palio con una cena di specialità veronesi e una spiegazione di Verona Patrimonio dell’Unesco.