Prima partecipazione ieri del consigliere Pier Luigi Toffalori al Consiglio Direttivo della Zai, dopo la sua nomina “opportunamente” disposta dal neo sindaco Tommasi, come si legge in una nota della CSU Veneta.
Toffalori ha immediatamente chiesto copia di tutte le deliberazioni del Consiglio Direttivo del Consorzio ZAI afferenti alla costituzione in giudizio del Consorzio stesso nei suoi confronti e degli atti relativi agli incarichi assegnati ai legali esterni all’Ente, per la stessa causa.
Una serie di consistenti spese, questa degli incarichi ai legali, un uso di danaro pubblico che viene ritenuto del tutto ingiustificato dal consigliere Toffalori.
“La Zai”, aggiungono, “inspiegabilmente infatti, per quanto disposto dello stesso Consiglio Direttivo, si era posta come controparte nel giudizio che Toffalori aveva instaurato al TAR Veneto, con il patrocinio dell’avv. Luigi Biondaro, contro la sua mancata nomina da parte di Sboarina, il quale aveva invece nominato Enzo Agostino Righetti, del PD, nonostante quest’ultimo fosse stato indicato solamente da un numero minoritario di consiglieri comunali di minoranza. La nomina di Righetti era solo apparentemente inspiegabile, ma derivava dagli accordi che Sboarina aveva instaurato con il partito di sinistra”.
La sentenza del Tar aveva dato chiara ragione a Toffalori, intimando all’ex sindaco Sboarina di procedere alla sua nomina nel Consiglio della Zai.
Come risposta la precedente amministrazione di centrodestra aveva presentato ricorso al Consiglio di Stato, che a sua volta non aveva concesso al Comune la sospensiva della sentenza del Tar, per cui Sboarina avrebbe dovuto procedere immediatamente alla nomina di Toffalori. Cosa che invece non era avvenuta. La questione della nomina di Toffalori in qualità di consigliere di minoranza era andata avanti così per un altro anno. Ora Pier Luigi Toffalori, entrato effettivamente in Consiglio, in sostituzione di Righetti, decaduto immediatamente con la sentenza del TAR, chiede ragione del loro comportamento al presidente Matteo Gasparato e ai componenti del Consiglio.
Il nuovo consigliere ha chiesto inoltre di poter visionare tutti i verbali del Consiglio Direttivo della Zai, da quando si è insediato il Consiglio nel settembre dello scorso anno, fino alla sua partecipazione.
“La mia intenzione e le mie azioni – chiarisce lo stesso Toffalori – sono rivolte al corretto funzionamento di un’istituzione pubblica , qual è la Zai, che opera appunto con danaro pubblico. Non devono avvenire inutili sprechi a causa di posizioni politiche o partitiche, ma va rispettata la volontà democratica che sta alla base delle nomine del Comune e della Provincia negli Enti partecipati. Il Consiglio della Zai deve essere un organismo di gestione che non entra nel merito di tali scelte e non prende posizioni di parte, men che meno in giudizi che attengano a tali questioni”.