Già presente lo scorso anno come memorabile Germont, per la sola serata di domani il baritono francese Ludovic Tézier canterà in Arena per la prima volta come protagonista assoluto, nel ruolo del titolo in Rigoletto, padre verdiano per antonomasia, nel nuovo allestimento firmato da Antonio Albanese, accolto alla prima da oltre dieci minuti di applausi. Lo spettacolo, con scene di Juan Guillermo Nova, costumi di Valeria Bettella e luci di Paolo Mazzon, colloca la vicenda nella pianura padana degli anni ’50, tra i molti lavoratori e contadini al servizio del Duca, qui prepotente (ma seducente) signorotto di provincia, in atmosfere che omaggiano la grande stagione del cinema neorealista italiano.
Il quale Duca sarà, dopo il felicissimo esordio nel ruolo, il tenore Yusif Eyvazov, accanto al giovane soprano Giulia Mazzola, al debutto areniano nei panni di Gilda. Tutti i ruoli di fianco sono affidati ad apprezzati artisti e giovani di talento cui la Fondazione è da sempre attenta: debutta in Arena Gianluca Buratto (Sparafucile), con Valeria Girardello (Maddalena), Agostina Smimmero (Giovanna), Gianfranco Montresor (Monterone), Nicolò Ceriani (Marullo), Riccardo Rados (Borsa), Roberto Accurso e Francesca Maionchi (Conti di Ceprano), Giorgi Manoshvili (usciere), Elisabetta Zizzo (paggio). Sul podio dell’Orchestra della Fondazione Arena di Verona e del Coro preparato da Roberto Gabbiani sale il direttore Marco Armiliato. Alla festa del Duca, il Ballo coordinato da Gaetano Petrosino porterà in scena le coreografie originali di Luc Bouy.