Adesso, basta alibi, non ce ne sono più. Finiti. Esaurito il bonus, soprattutto quello della pazienza. Giorgio Pedrollo ha parlato chiaro in settimana, usandoparole pesanti, che devono aver scosso la squadra di Diana. “Qui c’è gente che non merita di indossare questa maglia” ha detto Pedrollo jr, interpretando benissimo anche i pensieri di papà Gianluigi.
“Non possiamo andare in giro per l’Italia a fare queste figure e adesso è il momento di dimostrare chi siamo. Questa è una squadra che aveva e ha ambizioni ben diverse, non possiamo dimenticarlo. Deve per forza cambiare la musica, subito”.
E nel frattempo è partita una mezza rivoluzione. Partenze e arrivi, la Tezenis sembra oggi una stazione, più che una squadra. Tutto questo non fa che complicare, ovviamente, il lavoro di coach Diana, a sua volta impegnato a rimettere assieme i cocci di quella che è stata (almeno in avvio) un’autentica corazzata.
Dove sia finita, è difficile dirlo. Certo, l’avvicendamento di Dalmonte, ritenuto il principale responsabile della crisi, non ha dato i risultati sperati. Anzi. Diana ha vinto una sola partita, infilando poi sconfitte in serie e sollevando dubbi (inevitabili) sulla bontà della scelta.
Ecco allora che anche per il coach Roseto deve suonare la svolta. Come atteggiamento, come approccio alla gara, prima ancora che come risultato. Se da Roseto dovesse arrivare un’altra risposta negativa, tutto può davvero accadere. Pedrollo è stato chiaro: “Vediamo chi è degno di indossare questa maglia”.