Chirurghi otorinolaringoiatri, maxillo-facciali, chirurghi plastici, dermatologi e medici estetici: le maggiori esperte ed esperti si sono dati appuntamento a Verona, alla Gran Guardia, per scambiarsi informazioni scientifiche e formare i futuri specialisti e specialiste della bellezza e della terapia delle malformazioni facciali, nel corso del convegno annuale della European Academy of Facial Plastic Surgery (Eafps) che si è aperto il ieri e proseguirà fino al 17 settembre. Il programma ha abbracciato temi di chirurgia nasale, facciale e chirurgia ricostruttiva e medicina estetica con letture magistrali, sessioni didattiche interattive, tavole rotonde e un’ampia gamma di presentazioni sugli ultimi progressi nella chirurgia plastica e ricostruttiva facciale e sulla medicina estetica. Le tematiche sono state presentate nel corso della conferenza stampa del 14 settembre, cui hanno partecipato Alwyn D’Souza, presidente della Eafps, il Magnifico Rettore dell’ateneo di Verona, Pier Francesco Nocini, Dario Bertossi, docente di Chirurgia maxillo-facciale in ateneo e direttore del programma del congresso, e Stelio Mocella, presidente del congresso.
“L’istituzione universitaria svolge un ruolo trainante nella formazione del futuro che deve essere volta sempre di più agli scambi culturali internazionali che sono vitali per lo sviluppo delle nuove menti dei nostri ricercatori e docenti”, ha ricordato il Magnifico Rettore Pier Francesco Nocini. “Ci impegniamo per una medicina moderna, sicura e personalizzata ed investiamo nella ricerca e sviluppo costante di soluzioni all’avanguardia”Verona, infatti, si conferma polo di eccellenza, grazie all’attività, grazie all’intensa attività clinica e di ricerca che quotidianamente viene svolta nel dipartimento Testa-Collo dell’Aoui, diretto dal Magnifico Rettore, Pier Francesco Nocini. Utilizzando le più moderne tecnologie, gli specialisti della squadra veronese riescono a trattare sostanzialmente tutte le patologie del distretto cranio-facciale, quali neoplasie, gravi traumi o esiti di questi, malformazioni congenite in pazienti adulti e pediatrici, come ad esempio i bambini che nascono con la schisi del labbro o del palato, quello che comunemente viene chiamato “labbro leporino”. Sono oltre 25mila le visite ambulatoriali, più di 3000 interventi chirurgici in anestesia locale e più di 600 interventi chirurgici in anestesia generale, svolti annualmente dall’Unità operativa complessa di Chirurgia maxillo-facciale e odontoiatria.
“Innovazione è la parola d’ordine, da sempre”, prosegue Dario Bertossi, docente di Area ComunicazioneChirurgia maxillo-facciale in ateneo e direttore del programma del congresso. “Questo per noi è un valore che si fonda su due grandi pilastri: l’innovazione per la formazione e l’innovazione delle nostre soluzioni. Entrambi mostrano il nostro impegno di mettere il paziente al centro di tutto ciò che facciamo: medici esperti e preparati permettono di aumentare la soddisfazione del paziente grazie a piani di trattamento sicuri e personalizzati per ottenere uno stato di benessere psicofisico prolungato nel tempo. Questo evento getta infine le basi di una piattaforma che negli anni a venire vuole dedicare la sua attenzione a formare rapporti e creare futuro per i giovani talenti che vogliano avvicinarsi a questo mondo’’.
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