Terracciano e Cabal, le due note liete Quello che non va è invece ancora una volta l’attacco con l’evanescente Gaich

hellas stadio udali Ph Renzo Udali©

Le partite a Torino contro la Juventus sono sempre state avare di soddisfazioni – i gialloblù non hanno mai vinto rimediando solo sporadicamente qualche pareggio – tuttavia, vista l’assoluta necessità di raggranellare qualche punto per tenere vive le speranze di salvezza, l’auspicio era quello di non tornare ancora una volta a casa a mani vuote. La squadra di Zaffaroni ha affrontato la partita con l’atteggiamento giusto, mettendo sul campo grinta e aggressività. Questo approccio tattico, ha messo in difficoltà la formazione bianconera, ma le due occasioni da gol create da Veloso & c. sono, purtroppo, rimaste tali. Nella ripresa, poi, dopo il vantaggio juventino– nato dall’ennesima disattenzione difensiva di questa stagione – la squadra gialloblù non è più stata in grado di rendersi pericolosa. L’unico squillo è stato un tiro dalla distanza di Terracciano, respinto in tuffo da Szczesny. Poi, nient’altro.
CHI SALE
Le note liete, sconfitta a parte, arrivano dai giovani. Il riferimento, nella fattispecie, è per Filippo Terracciano e Juan David Cabal, entrambi subentrati nella ripresa e protagonisti di una prova decisamente positiva. Il giovane difensore colombiano, chiamato a rimpiazzare l’infortunato Ceccherini, ha subito preso le misure a Cuadrado, provando anche a mettersi in luce in fase d’attacco. Meglio ancora ha fatto il giovane figlio d’arte che dopo pochi minuti dalla sua entrata in campo si è costruito da solo l’occasione per pareggiare. Purtroppo per lui, e per tutti i tifosi gialloblù, la traiettoria, particolarmente insidiosa, è stata neutralizzata dal portiere bianconero, vanificando la pregevole iniziativa dell’esterno gialloblù.
CHI SCENDE
Le note dolenti arrivano ancora una volta dall’attacco dove spicca la prestazione evanescente di Gaich. L’attaccante argentino, senza dubbio generoso, ha evidenziato tutti i suoi limiti, oltremodo precipitoso e privo della necessaria lucidità quando si tratta di capitalizzare le possibili occasioni da rete. A finire dietro la lavagna anche Dawidowicz, che si è perso Kean nell’azione del gol. Il difensore polacco, nelle ultime settimane ha collezionato alcune disattenzioni che lo hanno portato quasi a diventare l’anello debole dell’intera retroguardia. Un alone di mistero, infine, avvolge la gestione di Hien. Fuori con la Samp per infortunio, in campo con la sua Nazionale, convocato e finito in tribuna a Torino. Qualcosa non torna. Sarebbe bello capirne le reali motivazioni.
EFFETTO SCINTILLA IN ESAURIMENTO
La scintilla scattata con l’arrivo di Sean Sogliano, sembra aver perso i suoi effetti. Dopo una partenza incoraggiante, che ha consentito alla squadra di avvicinare lo Spezia, la squadra gialloblù ha evidenziato una marcata flessione, coincisa con due punti nelle ultime quattro gare. La palla è ora in mano al duo Zaffaroni/Bocchetti. Spetta ora a loro trovare le soluzioni per restituire lo slancio perduto. Il tempo per riuscirci, però, è sempre meno.

Enrico Brigi