Dura presa di posizione da parte dei sindacati Fp Cgil Verona e Nursing Up Veneto sulle criticità all’interno dell’AOUI di Verona ed in particolare nelle Terapie Intensive dove è record di dimissioni inattese: 9 operatori sanitari hanno lasciato il reparto nell’ultimo periodo.
Alla base del preoccupante esodo in atto c’è il malessere del personale, acuito da alcune scelte organizzative adottate da AOUI. Le rappresentanze dei lavoratori hanno quindi scritto all’Azienda ospedaliera e alla Regione Veneto, segnalato le criticità all’Ispettorato del Lavoro e chiesto la convocazione di un tavolo davanti al Prefetto in virtù dello stato di agitazione in corso.
«Denunciamo che nell’area delle Rianimazioni risultano bloccate le ferie autunnali del personale infermieristico, sia a causa della carenza dello stesso, sia a causa della formazione imposta, non pianificata e non condivisa, che l’azienda ha stabilito a tavolino. In linea generale, ben vengano le attività formative, ma in un contesto già deficitario di professionisti, tutto ciò aggrava i disagi e impatta sulla possibilità di godere delle ferie dovute. La conseguenza è un visibile peggioramento delle condizioni di lavoro e dello stress correlato al lavoro. Inoltre, vengono imposti turni di 12 ore giornaliere come normale turnistica, creando una grave lesione della normativa contrattuale in termini di sicurezza del personale e del paziente. Per l’orario in eccedenza che viene prestato non vengono concordati né recuperi né riconoscimenti, calpestando ancora una volta i diritti del personale» riportano congiuntamente Guerrino Silvestrini di Nursing Up Veneto e Antonio De Pasquale di Fp Cgil Verona.
Alla luce della situazione in essere i due sindacati hanno inviato un documento condiviso, indirizzato ad Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata (AOUI) di Verona e alla Regione Veneto, chiedendo alla dirigenza aziendale un immediato cambio di approccio nei confronti del personale sanitario di AOUI, in una logica di dialogo e scelte organizzative rispettosi dei diritti e della dignità del personale, nonché delle norme contrattuali.
«In merito all’attuale carenza di personale e alle assenze improvvise, chiediamo di considerare di volta in volta la possibilità di chiudere temporaneamente posti letto per assicurare livelli di sicurezza standard ed un adeguato recupero psicofisico dei dipendenti» dichiara Silvestrini di Nursing Up.
«Sulle condizioni di lavoratori e lavoratrici è partita anche una segnalazione all’Ispettorato del Lavoro» prosegue De Pasquale di Fp Cgil.
Lo stato di agitazione proclamato la scorsa estate permane, Fp Cgil Verona e Nursing Up Veneto chiedono pertanto la convocazione di un tavolo davanti al Prefetto.