Si presentavano negli ultimi giorni al controllo passaporti dell’aeroporto di Verona-Villafranca per imbarcarsi sui voli diretti per Tirana, ma, una volta entrati nella sala destinata agli imbarchi, attendevano il momento giusto per tentare di mettere in pratica la tecnica denominata “Swapping”, cioè, “scambio”.
In pratica, sostituendo la carta d’imbarco per l’Albania con quella per i voli diretti per il Regno Unito, gli stranieri tentavano di transitare dal gate d’imbarco, mostrando al personale della Compagnia aerea un passaporto croato, per il quale non necessitavano di un Visto d’ingresso, previsto invece per i cittadini albanesi e di non facile ottenimento per gli stessi.
Questo quindi il motivo che li spingeva ad intraprendere il rischioso espatrio, il cui tentativo di attraversare la frontiera aerea in uscita dal territorio nazionale è stato prontamente sventato in tre occasioni dal personale della Polizia aeroportuale, che ha subito individuato quattro stranieri, tutti di origine albanese, nel vano tentativo di effettuare ai gate, su ben tre voli distinti, i cambi di destinazione e procedere al loro immediato fermo.
Accompagnati negli uffici della Polizia di Frontiera aerea, i fermati sono stati trovati in possesso oltre che dei passaporti albanesi e dei biglietti di viaggio per Tirana utilizzati per passare i controlli di frontiera, anche dei biglietti per il Regno Unito e dei passaporti croati, risultati poi falsi a seguito degli accertamenti tecnici effettuati dalla polizia.
Su richiesta del personale della Polaria, gli albanesi hanno riferito di aver acquistato i documenti contraffatti da altri cittadini stranieri al prezzo di ben 2000 euro ciascuno, di cui sono tuttora in corso le indagini per risalire all’organizzazione criminale che ne favorisce l’espatrio clandestino.
A seguito di quanto scoperto dalla polizia aeroportuale, gli stranieri sono stati tratti in stato d’arresto per il reato di Possesso e fabbricazione di documenti di identificazione falsi, che prevede la reclusione dai due ai cinque anni.
Come riferito dal Dirigente della Polaria, il vice questoree Roberto Salvo: “tra i compiti della Polizia di Frontiera aerea vi è il controllo dei flussi immigratori in entrata e in uscita dal confine nazionale, con lo sviluppo di strategie d’azione sempre più innovative ed efficaci nel contrasto all’immigrazione clandestina, con una maggiore proiezione anche sul piano internazionale. Grazie ad un’attività di coordinamento messa in atto con tutti gli Enti impegnati quotidianamente nella gestione e sicurezza delle migliaia di passeggeri che ogni giorno transitano dal Catullo, si può certamente affermare che oggi risulterebbe molto difficile, nonché, altrettanto rischioso, praticarlo presso l’aeroporto di Verona, viste anche le gravi conseguenze penali a cui andrebbero sicuramente incontro. La prova dell’efficacia della strategia d’azione messa in campo è anche data dal fatto che, dopo i quattro arresti eseguiti, non si sono più registrati altri casi di tentativo di espatrio illegale presso il nostro scalo aereo”.