Tempesta Vaia, lacerate le Dolomiti Si abbattè sulla montagna veneta con venti fino a 200 km/h sradicando 15 milioni di alberi

“Cinque anni fa, in questi giorni, ebbe inizio l’ondata di maltempo che portò il 29 ottobre ad abbattersi sulla nostra montagna la tempesta Vaia, un evento atmosferico di entità inimmaginabile che ha lacerato le Dolomiti, abbattendo alberi, colpendo case e fabbriche, strade e ponti, con una furia mai vista. Voglio ricordare l’evento, ma soprattutto come noi Veneti abbiamo saputo reagire, mettendo in campo tutte le forze e le energie che avevamo a disposizione, senza mai fermarci per ripristinare i territori e sostenere le popolazioni così violentemente colpite. L’omaggio del ricordo e un nuovo grazie lo rivolgo a tutti coloro che hanno lottato e sofferto per riportare in vita boschi e paesi, per ripristinare strade e servizi e tornare a far risplendere le nostre meravigliose Dolomiti, patrimonio Unesco”.
Lo afferma il Presidente della Regione Luca Zaia che così ricorda il quinto anniversario della tempesta Vaia che il 29 ottobre 2018 si abbatté sulla montagna veneta, in particolare tra il vicentino e il bellunese, con venti fino a 200 km all’ora, causando la caduta di oltre 15 milioni di alberi, provocando la morte di tre persone e danni valutati in circa 3 miliardi di euro.
Luca Zaia fu nominato Commissario delegato alla ricostruzione per il primo triennio con una gestione commissariale per opere pari a oltre un miliardo di euro, seguì poi la nomina di Ugo Soragni che ha portato a termine la gestione commissariale a gennaio 2022, quando un Decreto del Capo Dipartimento della Protezione Civile ha affidato alla Regione del Veneto la gestione ordinaria e la prosecuzione degli interventi.
“Dopo cinque anni possiamo dire che la maggior parte degli oltre 2.500 cantieri è stata chiusa e gli interventi in massima parte portati a termine – precisa Zaia -. Per quanto riguarda le opere simbolo, la pulizia del lago di Alleghe è stata ultimata ed il ripristino dei Serrai di Sottoguda è in avanzato stato di realizzazione e c’è la previsione di apertura per la prossima estate. Ricordo che si tratta di due interventi complessivamente da 16 milioni di euro per luoghi che sono l’emblema di quanto accaduto quella terribile notte di cinque anni fa”.
Sì svolgerà sabato 28 ottobre, dalle ore 9 presso la Sala Bianchi a Belluno (viale Fantuzzi, 11), un seminario dal titolo “Gestione di un’emergenza. 5 anni dopo: approfondimenti e confronti” organizzato dall’Assessorato regionale alla Protezione Civile, in collaborazione con gli Ordini professionali degli Ingegneri di Belluno e dei Geologi del Veneto.
Si farà il punto delle conoscenze nel campo della gestione dei rischi presenti nel territorio, che fra l’altro garantirà due crediti formativi agli ingegneri e a i geologi che vi parteciperanno.