Arriva da Agsm un nuovo Bonus Sostegno contro il caro bollette, questa volta rivolto alle utenze domestiche del teleriscaldamento che non erano ricomprese nel piano nazionale del Bonus Sociale ed è rivolto ai clienti con Isee da 0 a 18 mila euro. Per i clienti serviti dal teleriscaldamento, Agsm Aim ha deciso di stanziare 1 milione di euro e quindi per gli aventi diritto, il Bonus sarà pari a 300 euro e verrà riconosciuto nell’anno 2023. Per l’adesione all’offerta i clienti dovranno presentare, al momento della sottoscrizione, il modello Isee 2021, relativo al reddito 2020, o il Modello Isee 2022, relativo al reddito 2021, se già disponibile. Le offerte saranno attivabili fino al 15 aprile 2023 presso gli sportelli Agsm Aim oppure chiamando il call center (numero di telefono indicato in bolletta) o, ancora, sul web (www.agsmaimenergia.it/bonus-sostegno). Per le famiglie residenti nei condomini, Agsm Aim ha già incontrato le organizzazioni degli amministratori di condomini che si occuperanno di assegnare la scontistica dovuta a chi ne avrà diritto. L’iniziativa, annunciata dal presidente Federico Testa e dal vicepresidente Vivian, vicentino, si somma ai 3 milioni di euro stanziati dall’azienda di lungadige Galtarossa per i maggiori oneri di trasporto del teleriscaldamento e ai 2,1 milioni di euro del Bonus Sostegno annunciato lo scorso 1° febbraio destinati a supportare le utenze domestiche Luce e Gas sul libero mercato per clienti con Isee compreso tra 15.000 e 18.000 euro, con meno di 4 figli a carico, e che non percepiscano reddito o pensione di cittadinanza. “Agsm-Aim ha compiuto uno sforzo significativo, stanziando complessivamente oltre 6 milioni di euro per supportare le fasce più deboli della popolazione con l’obiettivo di offrire un contributo concreto in un momento di grande difficoltà a testimonianza dell’attenzione del Gruppo alle esigenze del territorio e il ruolo sociale che un’azienda come la nostra è chiamata a svolgere in situazioni straordinarie come quella che stiamo vivendo”, commenta il presidente Federico Testa. “L’ascolto e la presenza quotidiana sul territorio ci hanno consentito di dare una risposta concreta a una richiesta che proveniva da una parte importante della clientela esclusa dal Bonus Sociale”, conclude Gianfranco Vivian, vice presidente di Agsm-Aim. Siamo però a un mese dalla primavera… “Sì è vero, forse con queste agevolazioni sulle bollette dei clienti in difficoltà potevamo arrivare un po’ prima”, riconosce Federico Testa, “ma ci è servito tempo per individuare le strade migliori per l’azienda e per i Comuni (che in questo modo rinunciano a una parte degli utili che verranno ripartiti) ma l’importante è che abbiamo dato risposte concrete per far capire che i clienti sono il nostro patrimonio”. L’efficacia del Bonus Sostegno già emesso per abbattere il costo delle bollette del gas e che riguarda le famiglie con reddito Isee dai 15 ai 18 mila euro (non coperti dal bonus nazionale) sta già dando i suoi frutti. “Se l’impennata del costo del gas aveva spinto nostri clienti a rivolgersi ad altri gestori, adesso vediamo che chi è andato via sta tornando. Stiamo facendo molti nuovi contratti e molti clienti stanno cambiando il proprio contratto restando in Agsm”. Infatti, Agsm ha avviato una campagna informativa perché il Governo ha vietato le modifiche unilaterali dei contratti, per cui eventuali modifiche migliorative non sono consentite. Pertanto i contratti per il gas indicizzato in base al Pfor (in questo periodo molto svantaggioso) possono essere modificati solo dal cliente, che utilizzando il sito di Agsm può effettuare il cambio on line. “Il mercato di maggior tutela era più conveniente ma adesso è più caro perché è più lento ad aggiornarsi (ogni tre mesi-ndr) per cui ora conviene passare al libero mercato. I clienti possono farlo direttamente sul nostro sito. Inoltre nella prossima bolletta che arriverà a casa sarà inserito per tutti un foglio con le istruzioni: cosa posso fare per cambiare contratto? E il cliente sarà guidato passo per passo”.
“Agsm, valorizzare le competenze”. Preciso messaggio di Testa: “Sono un patrimonio così come i nostri cittadini clienti”. Troppe posizioni riservate a figure non tecniche
Al di là della decisione di inserire il Bonus contro il caro bollette anche per le migliaia di famiglie veronesi e vicentine che utilizzano il teleriscaldamento (solo per chi ha un Isee compreso tra 0 e 18 mila euro) dall’incontro di ieri con la stampa sono emersi anche altri due messaggi molto forti da parte dal presidente di Agsm Aim Federico Testa e del suo vice Gianfranco Vivian, vicentino. Il primo è che “Agsm e Aim hanno competenze tecniche e professionalità individuali al proprio interno invidiabili; è un nostro patrimonio da valorizzare. E deve anche passare il messaggio, a livello dirigenziale, che il patrimonio di Agsm-Aim è anche nel rapporto con i propri cittadini clienti e che non esistono soltanto i risultati di bilancio. Queste iniziative di Bonus sociali e Bonus teleriscaldamento che impegnano Agsm-Aim per circa 6 milioni, dimostrano proprio che vogliamo essere vicini al territorio e che questo patrimonio non lo vogliamo perdere”. Un richiamo, quello del presidente Testa alle grandi competenze e professionalità interne che va letto come una riconsiderazione delle posizioni dirigenziali nelle strutture e nelle molte società collegate dove negli ultimi tempi i politici hanno sostituito i tecnici. Non dimentichiamo che Testa ha già amministrato Agsm in passato e probabilmente laddove un tempo trovava dirigenti tecnici e grandi professionalità ora si ritrova personaggi di natura politica che di tecnico hanno ben poco. L’altro aspetto è quello delle alleanze. Treviso con Ascopiave ha mostrato interesse per una eventuale intesa con Agsm-Aim ma Testa e Vivian hanno le idee chiare: “Non c’è solo Treviso a farsi avanti. Questa è una partita in mano ai soci. Noi possiamo solo valutare tecnicamente quali sono le possibili opzioni in base ad alcuni criteri: quali accordi ci renderebbero più forti e più prestazionali sul mercato?”. Infine, l’illuminazione pubblica. “Si è parlato molto di ridurla per risparmiare ma si potrebbe ingenerare un problema di sicurezza. Dobbiamo risparmiare ma in modo intelligente, per esempio aumentando l’installazione dei sensori per regolare le luminosità e riducendo laddove si può. per esempio la ottava Circoscrizione”, rivela Testa, “ci ha chiesto di abbassare l’illuminazione del Castello di Montorio”.